Blitz degli agenti del Commissariato Librino di Catania nell’Oasi del Simeto per il contrasto della pesca di frodo da parte dei pescatori abusivi. La zona è stata cinturata da cinofili, artificieri,polizia scientifica e dalla mobile oltre che dal personale specialistico della Gestione Riserve Naturali e della Guardia Costiera.

Alcuni pescatori sono riusciti a fuggire. Altri sono stati bloccati mentre gettavano le reti in mare. In un altro caso, un pescatore si è scagliato contro le forze dell’ordine, minacciando, in particolar modo, gli addetti alla vigilanza del sito mostrandosi insofferente a detta limitazione.

Sono 12 in tutto le persone indagate a vario titolo per deterioramento e distruzione dell’habitat protetto, per pesca di frodo e per introduzione di mezzi di cattura in area protetta, per allontanamento dai percorsi, per danneggiamento di flora e disturbo della fauna all’interno del sito protetto, per sfruttamento del lavoro minorile e interruzione della scuola dell’obbligo, per minacce a pubblico ufficiale. Tra i fermati c’era anche chi percepiva il reddito di cittadinanza ed è stato denunciato anche per truffa aggravata ai danni dello Stato. La Polizia di Stato informerà gli Enti competenti, al fine di irrogare le ulteriori sanzioni, incluso l’Inps per quanti percepiscono il reddito di cittadinanza.

Qualcuno è stato anche denunciato per illeciti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro sopo essere stato sorpreso a realizzare lavori dentro l’Oasi del Simeto.  In tutto sono stati sequestrati 17 imbarcazioni, 3 autovetture, diverse anfore, 60 chilometri circa di reti, 1 fucile subacqueo e una muta, 3 motori per barche e remi, 18 nasse, 4 taniche di benzina, 1 furgone frigo, vasconi in plastica, teloni di copertura, 1 contenitore termico frigo box.