Un romeno di 35 anni è stato arrestato da carabinieri nel Catanese in esecuzione di un’ordinanza del Gip che ipotizza il reato di maltrattamenti in famiglia aggravati. Secondo l’accusa, l’uomo, spesso sotto gli effetti dell’alcol, avrebbe picchiato più volte la sua convivente, una connazionale di 32 anni, e, il 3 febbraio scorso, dopo averla accusata di adulterio le ha puntato un coltello alla gola mentre la donna teneva in braccio la loro bambina di appena tre mesi, ultima arrivata oltre ad altri tre figli di 7, 5 e 3 anni.

A soccorrere la vittima la sorella dell’uomo che ha ripreso l’aggressione con lo smartphone e ha minacciato di denunciarlo. Il romeno ha reagito minacciando la sorella dicendole: “ti infilo il cellulare in bocca e poi ti mando qualcuno ad ammazzarti di botte”.

Reazione che ha portato la donna a denunciare il fratello ai carabinieri per paura che potesse commettere gesti estremi nei
confronti della cognata e soprattutto dei nipoti minorenni.
L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato condotto nel carcere di Catania Piazza Lanza.