Salvo Pogliese torna sindaco di Catania dopo mesi di sospensione dall’incarico per effetto d una sentenza del tribuale di Palermo su fatti avveuti quando era deputato regionale e non legati alla sua sindacatura. La sentenza, di primo grado, per effettod ella legge Severino causò la sospensione firmata dal Prefetto di Catania ce con questo atto evità la procedura di decadenza prevista dalla legge.

Un atto che, però, non certo per colpa del prefetto che ha applicato la legge, appare costituzionalmente inaccettabile. Tanto che il tribunale Civile di Catania ne ha annullato gli effetti rivolgendosi alla Corte Costituzionale ma rimettendo Pogliese al suo posto nelle more del pronuciamento.

Da Catania, dunque, parte quel percorso che potrebbe portare alla dichiarazione di incostituzionalità di parti importanti della legge Severino.  Un percorso tardivo nonostante l’incostituzionalità di psarte del dettato legislativo apparve chiaro a molti sin da subito.

Ma i tempi non erano maturi. La voglia giusdtizialista popolare di quegli anni era ancora troppo ‘forcaiolsa’ per poter porre il tema senza rischiare di essere travolti. Il desiderio forcaiolo popolare non è cessato ma nella politica è più sopuito.Così i tempi potrebbero, desso, essere maturi per ripristinare il diritto.

“Siamo assolutamente felici per Salvo Pogliese e per la città di Catania che ritrova la sua guida, resta però l’ombra di una legge sbagliata e intrinsecamente incostituzionale” dicono in una nota il senatore Stefano Candiani e l’assessore catanese Fabio Cantarella, rispettivamente segretario e vicesegretario regionale della Lega Sicilia Salvini Premier.

“La decisione assunta dal Tribunale di Catania di reintegrare il sindaco Pogliese – continuano Candiani e Cantarella – riporta indubbiamente serenità nella vita di un uomo e di una comunità che ha avviato un importante percorso di risanamento della finanza pubblica e di riforme, tuttavia il rinvio alla Corte Costituzionale della questione di legittimità della Legge Severino è un elemento importantissimo che obbliga la politica ad una riflessione su una norma che presenta numerose criticità a partire dalla sospensione dagli incarichi pubblici dopo il primo grado di giudizio”.

“Come Lega ci attiveremo per cambiare la legge Severino, dobbiamo impedire che una legge fatta male possa destabilizzare ancora il vissuto democratico di altre comunità come avvenuto a Catania” concludono i vertici della Lega Sicilia.

Ma già a luglio dubbi sulla legge e sul provvedimentoerno venuti da esponenti di altr partiticome Forza Itala “Esprimo la mia incondizionata stima e solidarietà all’amico Salvo Pogliese, che in momento cruciale per la città, in cui si stava spendendo al massimo delle sue energie, a causa della legge Severino che condanna in primo grado di giudizio chi, per come sancisce la Costituzione, dovrebbe invece avvalersi della presunzione di innocenza sino al terzo grado giudiziario, è stato coinvolto in una bufera senza precedenti. Ricordo a me stesso che Salvo Pogliese, per amore di Catania, si era anche dimesso dalla carica di Parlamentare europeo, la quale gli garantiva l’immunità oltre ad altre garanzie. Fino ad oggi, con i mezzi a sua disposizione è riuscito ad amministrare la città nell’ottica del risanamento, con coraggio e buongoverno. A lui la mia vicinanza per una vicenda dalla quale, sono sicuro saprà uscirne a testa alta” aveva scritto sfidando il sentimento popolare il deputato di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, Alfio Papale.

Un concetto ripreso ierida Matilde Siracusa, anche lei forzista “Giustizia è fatta. Salvo Pogliese torna a porter esercitare il ruolo, per il quale è stato scelto dai suoi concittadini, di sindaco di Catania.
Lo ha deciso il Tribunale civile etneo, accogliendo la richiesta dei difensori del primo cittadino sulla fondatezza della questione di legittimità costituzionale relativa all’applicazione della legge Severino.
Nei mesi scorsi Pogliese ha dovuto subire un attacco mediatico inaccettabile, e uno stillicidio da parte di avversari politici che hanno usato una vicenda giudiziaria – ferma ancora al primo grado di giudizio – per tentare di disarcionare un sindaco legittimamente eletto. Adesso, almeno in parte, a Pogliese viene restituito quanto illegittimamente gli era stato tolto. Un grande abbraccio e un augurio di buon lavoro a Salvo”.

E ieri sera è toccato anche sal Presidente dell’Ars,. Gianfranco Miccichp, esprimersi.“Sono felice per la decisione del Tribunale civile di Catania che ha reintegrato Salvo Pogliese nella carica di sindaco di Catania. A Salvo auguro buon lavoro, sicuro che saprà guidare la città verso nuovi ambiziosi traguardi” h scritto Miccichè spezzandouna lancia dopo la lite che aveva separato i due  e portato Pogliese fuori da Forza Italia in netto dissenso con la gestione MIccichè delle candidature

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