I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno sequestrato 77 profumi contraffatti durante un’operazione mirata alla tutela dei consumatori e alla lotta alla contraffazione. L’intervento è avvenuto presso uno stand della fiera estiva di Pedara, un evento molto frequentato dalla comunità locale.

Profumi “Tester” insospettiscono le Fiamme Gialle

Ad insospettire i finanzieri della Compagnia di Acireale è stata la presenza di numerose confezioni di profumo, identiche a quelle dei “tester” forniti dalle case produttrici, esposte per la vendita a prezzi anomali. I tester, solitamente destinati a fini promozionali e non alla vendita al dettaglio, avrebbero potuto trarre in inganno i consumatori.

Dubbi su provenienza dei prodotti

Il venditore non è stato in grado di esibire la documentazione attestante l’acquisto e la provenienza dei prodotti, sollevando ulteriori dubbi sulla loro autenticità e conformità alle normative vigenti in materia di tutela della proprietà industriale.

Sequestro, denuncia e sanzioni per il titolare dello stand

Oltre al sequestro dei profumi contraffatti, i finanzieri hanno denunciato il titolare della ditta all’Autorità Giudiziaria per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione. Inoltre, sono state elevate sanzioni amministrative, che possono arrivare fino a 3.000 euro, per la mancanza della licenza necessaria alla vendita di prodotti soggetti ad accisa.

Oggetti pericolosi in negozio cinese, oltre 160mila articoli sequestrati

Ieri sono stati sequestrati 164 mila articoli tra unghie finte, elastici per capelli, cuffie da mare, souvenir, batterie e cancelleria per la scuola dalla guardia di finanza di Termini Imerese in un negozio di Campofelice di Roccella.

I prodotti sequestrati

Si tratterebbe di prodotti privi delle istruzioni e delle indicazioni minime in italiano sulle etichette, dunque potenzialmente pericolosi e comunque al di sotto degli standard di sicurezza previsti dalle norme europee. Tra gli articoli sequestrati anche portachiavi con simboli tipici della Sicilia e, in vista dell’apertura delle scuole, anche blocchetti per gli appunti, spillatrici e graffette. Dopo il blitz dei militari il titolare dell’attività è stato segnalato alla Camera di commercio per l’irrogazione di sanzioni che possono arrivare fino a un massimo di oltre 30 mila euro.