Il settore dei bus turistisci preme per riapertura frontiere. “Noi a reddito zero dal mese di febbraio, completamente dimenticati dall’esecutivo Conte”, Mercoledì 3 giugno, scenderanno in piazza con una manifestazione “statica” in piazza Università a Catania e in tante altre piazze italiane per far sentire la loro voce al governo Conte e dire: “Ci siamo anche noi”. Sono le imprese di Bus, vetture, natanti aderenti al comparto Noleggio con conducente.

In Sicilia, 4 mila aziende e 10 mila occupati tra stagionali e dipendenti. “Per il governo nazionale non esistiamo”, ribadisce Contrafatto, presidente di Federnoleggio Confesercenti Sicilia. “Sono stati stanziati contributi pubblici per compagnie aeree, per acquistare monopattini e biciclette e per finanziare le linee pubbliche – spiega – ma nessuna una misura è stata pensata per noi che lavoriamo quasi esclusivamente con il turismo e che siamo praticamente fermi dal mese di febbraio. Le imprese sono a reddito zero e chiuderanno così il 2020 mentre molti dei nostri dipendenti non hanno ancora visto un euro della cassa integrazione. Abbiamo l’assoluta necessità di essere accompagnati in questa fase di stagnazione”.

A piazza Università dalle 10 alle 13, è prevista la presenza di una decina tra vetture e minivan e circa 200 addetti del comparto. “La Regione Sicilia è una delle poche amministrazioni ad aver previsto misure di sostegno all’interno della propria Legge di Stabilità. Una sensibilità – dice Contrafatto – che abbiamo sollecitato e apprezzato. Anche queste misure però, per essere concretizzate hanno bisogno dell’ok del Governo nazionale per la rimodulazione dei fondi Pac. Noi siamo allo stremo e non sappiamo più come tirare avanti e come fare a pagare, tra qualche mese, le rate dei leasing piuttosto che dei mutui, o ancora tasse e contributi”.

Un tema caldo questo che si scontra tra le ragioni della salute e quelle economiche. La ricerca di un compromesso è difficile e la Sicilia vorrebbe tutelarsi attraverso lo strumento di una sorta di patente anti contagio.
Una patente di ‘non infetto’ rilasciata attraverso un test rapido all’ingresso in Sicilia oppure attraverso una certificazione di aver eseguito il test prima di partire.

Articoli correlati