Notte “di fuoco” per gli operatori delle Volanti della Polizia di Stato di Catania che hanno operato diversi arresti.
Alle ore 6.30 del mattino di oggi, giungeva presso la Sala Operativa della Questura una segnalazione da parte di un utente, il quale riferiva di aver subito una rapina in Piazza Lincoln a opera di due individui a bordo di una Lancia Y blu scuro che, dopo averlo percosso con un bastone, hanno rubato un borsello con diversi effetti personali. La vittima, un giovane cingalese, al momento della fuga dei due malviventi è riuscita a fotografare con il proprio telefono l’auto dei malviventi.
Diverse rapine con la stessa modalità
Trascorsi pochissimi minuti, giungeva altra nota di rapina da parte di un utente in Piazza del Carmelo; anch’egli riferiva di essere stato aggredito con un bastone di legno da parte di due individui, corrispondenti alla precedente descrizione, i quali gli asportavano il portafogli caduto a terra a seguito della colluttazione avuta con la vittima.
Dopo pochissimi minuti giungeva ancora un’altra chiamata per segnalare una rapina consumata in Via del Bosco, sempre ad opera di due individui a bordo di una Lancia Y, corrispondenti nella descrizione agli autori delle precedenti rapine. In questo caso l’atto predatorio non è giunto a consumazione a causa della pronta reazione della vittima che ha resistito, reagendo alla rapina e riuscendo a mettere in fuga i due malviventi che hanno prelevato 150 euro utilizzando la carta bancomat sottratta alla vittima della seconda rapina.
Le indagini e l’arresto
Inviate tutte le Volanti in zona Barriera, il personale ha individuato l’auto più volte segnalata ed è riuscito a bloccare e ad arrestare i rapinatori in via Nuovalucello, proprio nei pressi dello sportello bancomat dove avevano effettuato il prelievo di denaro. Nell’auto una mazza da baseball di colore blu usata per commettere le aggressioni nei confronti delle vittime. Inoltre venivano rinvenuti i soldi appena prelevati, la tessera bancomat. I due malviventi, di 35 e di 20 anni, sono stati portati in carcere in attesa dell’udienza di convalida.
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