• Fermato dai carabinieri di Paternò un uomo ritenuto responsabile di rapina aggravata e continuata
  • Si tratta del 41enne Salvatore Sambataro
  • Le rapine in una banca di Paternò ed in una farmacia

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò hanno proceduto al fermo d’indiziato di delitto nei confronti del 41enne Salvatore Sambataro, del posto, perché ritenuto responsabile di rapina aggravata e continuata.

La task force per identificare il rapinatore

Nei giorni scorsi la recrudescenza di rapine ai danni di istituti di credito, supermercati e farmacie, con grande preoccupazione di operatori commerciali e cittadini, ha indotto i militari dell’Arma paternese ad istituire una task force per l’identificazione e la cattura dei responsabili di tali atti predatori.

La rapina dell’1 febbraio in una banca di Paternò

In tale ambito l’attenzione dei militari, con esiti favorevoli per l’identificazione del responsabile poi arrestato nel corso delle indagini, si è incentrata su una rapina avvenuta lo scorso 1° febbraio in un istituto bancario sito in Piazza Indipendenza.
In quell’occasione un rapinatore solitario, avuto accesso all’interno dell’istituto di credito, aveva minacciato con un taglierino i cassieri intimando loro la consegna dei soldi ma stante l’esigua somma ricavata, solo 60 euro, aveva scavalcato il bancone nel tentativo vano di trovare altro denaro ma, invece, procurandosi autonomamente una ferita sulla mano con la lama affilata e quindi dandosi alla fuga per le vie circostanti.
L’immediato sopralluogo dei militari, che hanno utilizzato per le indagini anche le immagini preziose dei sistemi di videosorveglianza della zona che hanno consentito loro di riconoscere le fattezze del SAMBATARO, ha permesso di rinvenire in via Celona gli indumenti abbandonati da quest’ultimo durante la fuga ed un berretto utilizzato nell’azione ed intriso del suo sangue, reperti questi che i militari hanno trasmesso ai loro colleghi del R.I.S. di Messina per le opportune indagini di laboratorio.

La rapina in una farmacia

Analoga metodologia il SAMBATARO ha utilizzato in un’altra rapina messa a segno in una farmacia di via Vittorio Emanuele nel corso della quale, brandendo ancora un taglierino e minacciando un impiegato, si era impadronito della somma di 100 euro.
Anche in questo caso l’attenta disamina del filmato di videosorveglianza della farmacia ha consentito ai militari d’acquisire inequivocabili elementi utili per la sua identificazione, non ultima la corrispondenza di quella ferita alla mano che il SAMBATARO si era procurato nell’altro episodio contestatogli.
Restava così solo di arrivare alla sua cattura resa però difficile dal fatto che il soggetto, senza fissa dimora, risultava essere di difficile localizzazione fino a quando una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Paternò, transitando davanti il pronto soccorso dell’ospedale “SS. Salvatore” nel corso del servizio di perlustrazione, ha individuato un giovane rannicchiato su una panchina le cui fattezze corrispondevano a quella foto segnaletica, in quel momento presente su tutti i cruscotti delle autovetture di servizio.

Il tentativo di fuga

Il SAMBATARO, accortosi della presenza dei Carabinieri ha immediatamente tentato la fuga ma è stato prontamente bloccato ed ammanettato con l’ausilio dei colleghi prontamente intervenuti.
L’uomo ha poi però spontaneamente confessato di essere effettivamente lui l’autore delle due rapine, ma i militari stanno effettuando i necessari accertamenti convinti che anche parte degli altri analoghi episodi siano da addebitare all’uomo.
L’arrestato è stato trasferito presso il carcere catanese di Piazza Lanza.

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