I Carabinieri della Compagnia di Giarre hanno eseguito a Riposto (CT) e Giarre (CT) un’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Catania, relativa ad 8 indagati, a vario titolo accusati di “furto aggravato continuato” e “ricettazione continuata”, due dei quali destinatari di misura cautelare in carcere: Marco Giovanni Baiamonte 28 anni e Carmelo Musumeci 29 anni.

Le indagini dei militari

L’indagine, coordinata dalla Procura e condotta dai militari della Stazione di Santa Venerina tra febbraio e dicembre 2022, ha consentito di evidenziare la sussistenza di un grave quadro indiziario nei confronti degli indagati, che si sarebbero resi autori di una lunga serie di furti in appartamenti e ai danni di istituti scolastici, avvenuti nei Comuni di Riposto e Giarre. Si tratta, in particolare, di 8 colpi durante i quali i soggetti coinvolti avrebbero preso di mira 5 abitazioni private, 2 istituti scolastici e uno studio medico di Riposto, colpendo con una “metodologia operativa” assolutamente consolidata, che prevedeva un preliminare sopralluogo sull’obiettivo e la successiva disattivazione degli impianti antifurto e dei sistemi di videosorveglianza, divelti o resi inefficienti.

Il furto nello studio medico

Emblematico il caso dello studio medico ripostese, in cui la coppia di ladri, grazie ad un complice in possesso delle chiavi d’accesso, sottratte alla propria madre, addetta alle pulizie proprio in quel centro, sarebbe riuscita ad entrare più volte indisturbata, sottraendo mille auro e cercando in questo modo di far ricadere la responsabilità degli ammanchi alla figlia del titolare.

I furti a vicenda

I due arrestati si sarebbero poi derubati tra loro. In occasione di almeno due furti consumati in abitazioni private, Baiamonte avrebbe infatti “truffato” Musumeci nascondendogli d’aver trovato durante le azioni delle somme di denaro, circa 200 euro, tenendole invece interamente per sé.

I canali della ricettazione

I Carabinieri sarebbero infine riusciti a documentare anche i canali della ricettazione dei proventi dei reati predatori. E’ emerso come gli autori dei furti avrebbero fatto ricettare la merce rubata a 3 soggetti, un giarrese di 48 anni e a 2 due ripostesi di 65 e 38 anni. Quest’ultimo, in particolare, commerciante d’informatica, avrebbe da loro ricevuto e rivenduto sul mercato nero i computer portatili rubati nel novembre del 2021 all’Istituto “Pantano-Olivetti” di Riposto e nel febbraio del 2022 presso il Liceo Classico “Michele Amari” di Giarre. In quei due episodi criminali, vennero asportati dalle aule didattiche ben 11 computer portatili e due telefoni.