E’ la truffa digitale del momento e circola su Facebook. Ad alcuni utenti del catanese è arrivata una richiesta d’amicizia da un profilo femminile che si presenta come un’infermiera, da poco trasferita a catania, separata e in cerca di nuove amicizie.

L’adescatrice dimostra di conoscere bene le dinamiche sui social network e quanto può essere facile giocare sulla credulità degli utenti. E così mette in atto un vero e proprio piano ben congegnato, fatto di parole persuasive mirate ad accattivarsi la fiducia del malcapitato.

Dopo l’accettazione della richiesta, si viene dirottati su Messenger dove la malintenzionata inizia la sua performance teatrale. Va da sé che le vittime prescelte sono gli uomini.

Si comincia con le solite domande sulle generalità (sesso, nome, anni) per poi richiedere informazioni più sensibili, come la professione. Tra un complimento e l’altro il profilo fake propone una videochiamata e, nella maggior parte dei casi, la sua proposta viene accettata. Nelle immagini si vede effettivamente una ragazza, in biancheria intima e atteggiamenti provocanti.

La videochiamata si interrompe bruscamente ma, dopo qualche istante, ne arriva un’altra. Stavolta il linguaggio della ragazza è sessualmente esplicito ed è arricchito da uno spogliarello. Grazie al suo charme suscita la passione dell’uomo che, ormai stregato, viene indotto a inviare una foto intima, a mo’ di scambio equo. L’ignaro utente non sa che la videochiamata, nel frattempo, è registrata.

Ed ecco che scatta il ricatto 2.0 in salsa social: il revenge porn. La truffatrice simula la pubblicazione del video su Youtube, lo invia al malcapitato e, in cambio della rimozione, pretende un versamento di denaro in una carta prepagata, o su un conto online. L’entità della somma è misurata in funzione della precedente domanda su quale lavoro svolga. Si va da qualche centinaio a migliaia di euro. Qualora per paura l’utente decidesse di pagare, nulla gli garantirebbe che il video verrà effettivamente rimosso.

A quel punto si è caduti in una trappola senza uscita e quello che si riteneva un flirt con una bella ragazza su cui si è fatto colpo, si trasforma nell’incubo del revenge porn.

Difendersi da questi raggiri è semplice ma è possibile solo con una prudenza spesso dimenticata quando si naviga. Evitare di fornire dati personali e accondiscendere a richieste sospette da chi si incontra in rete è il modo più efficacie per non rendersi ricattabili. Se invece è troppo tardi e si è caduti in trappola, il consiglio è di rivolgersi subito alla Polizia Postale che dispone di strumenti adatti per intervenire su questi reati.

 

Articoli correlati