“Il governo regionale si farà carico della situazione dell’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti gestito da Kalat Ambiente, a Grammichele, per consentirne la ricostruzione e il ritorno alla piena operatività”. Lo dichiara l’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro, in merito alla struttura della provincia di Catania, nella zona del Calatino, danneggiata tre anni fa da un incendio.
Nuovo finanziamento
“Abbiamo individuato – aggiunge Di Mauro – una soluzione operativa, attraverso un nuovo finanziamento di circa 13 milioni con fondi Poc, che dovrebbe consentire alla società di gestione di avviare gli interventi per una piena ripresa produttiva dell’impianto e, quindi, del servizio. Il governo Schifani ha a cuore anche il futuro del personale attualmente in cassa integrazione, per il quale cercheremo di individuare una soluzione che garantisca la continuità occupazionale”.
Situazione critica e fondi perduti
Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti gestito da Kalat ambiente e la ricostruzione, finanziata attraverso il Fesr, non è mai partita. Anzi, quelle risorse, che dovevano essere spese entro il 31 dicembre del 2023, sono andate perdute. Mentre oggi la regione non ha ancora trasferito la prima tranche di 878mila euro, il 7,45% del finanziamento concesso per la ricostruzione con un decreto del 2022.
Preoccupazione dei sindacati
Lo denunciano la Cgil e la Funzione pubblica Sicilia, con Francesco Lucchesi, segretario confederale regionale, e Gaetano Agliozzo, segretario generale della Funzione pubblica Sicilia, preoccupati per il futuro dei lavoratori in cassa integrazione, se ci saranno ancora ritardi. Le due sigle hanno chiesto un incontro urgente all’assessore regionale all’Energia e ai Servizi di pubblica utilità e annunciano per venerdì 5 luglio un presidio dei lavoratori, a partire dalle 10, davanti alla sede dell’assessorato.
Appello al presidente Schifani
“A dicembre – sottolineano Lucchesi e Agliozzo – scadrà la cassa integrazione per i 37 lavoratori interessati. È, quindi, urgente che ci siano risposte immediate sulla piena ripresa produttiva dell’impianto e del servizio. È paradossale che in una Sicilia in piena emergenza rifiuti, uno degli impianti più virtuosi per il riciclo rimanga inutilizzato. Chiediamo al presidente Schifani di intervenire in prima persona su questa vicenda”. I sindacati chiedono di avere “certezze” e che “adesso si faccia presto”.
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