Serve un rimpasto nel governo della Regione. Almeno così la pensa il fondatore del Movimento per l’autonomia, l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo.

Lo ha detto in occasione degli auguri pasquali ai suoi. Un incontro a Caltagirone che, anche se interno al Movimento, non può che destare attenzione per le parole pronunciate qualche giorno (o al massimo settimana) dopo lo stop formale all’alleanza fra MpA e Lega.

Le parole di Lombardo

“Lo stesso Presidente Schifani dice che ci sono assessori che non sono all’altezza della difficoltà enorme che la nostra terra vive” ha detto senza mezzi termini Raffaele Lombardo. Parole dette a Caltagirone in occasione di un incontro per gli auguri pasquali. Il giorno prima, a catania, si era tenuto un altro incontro con i candidati delle liste Mpa e Grande Catania ai quartieri e al Comune. C’erano i deputati regionali Giuseppe Lombardo e Giuseppe Castiglione, con il presidente del consiglio comunale Sebastiano Anastasi, i consiglieri Orazio Grasso, Daniela Rotella, Angelo Scuderi, Serena Spoto, gli assessori Alessandro Porto e Bruno Brucchieri e i dirigenti del Movimento Pina Alberghina, Roberto Commercio, Salvo Di Salvo.

Nell’occasione catanese è stato rinnovato l’impegno per un serio decentramento di poteri e risorse alle circoscrizioni ed esaltate le funzioni propositiva ed ispettiva dei consiglieri comunali. Unanime il riconoscimento dell’impegno del Sindaco Enrico Trantino per un radicale rinnovamento di Catania, dai servizi nelle periferie, al sistema del traffico, all’igiene pubblica, alla creazione di aree verdi, ai presidi di legalità e perché nella città si affermi una mentalità nuova ispirata al senso del dovere e della responsabilità.

Le dichiarazioni a Caltagirone

Ma tornando alle dichiarazioni sul governo regionale fatte a Caltagirone, le affermazioni di Lombardo, per quanto fatte davanti al suo ‘popolo’ sono pubbliche anche perché l’intero intervento è reperibile su Facebook

Nessuno sembra essersene accorto

Ma nonostante la chiarezza nessuno sembra essersene accorto. Uno strano silenzio è calato su una affermazione che in qualsiasi altro momento avrebbe aperto una riflessione, fatto piovere reazioni, indotto a convocare, quantomeno nel medio termina, un vertice di maggioranza.

ma così non è stato. Complici le elezioni europee e le tensioni che ci sono fra i partiti e all’interno di questi, tutto tace. Se ne riparlerà, probabilmente, dopo le Europee quando anche le elezioni avranno fornito un dato sul peso specifico di partiti oggi a un anno e mezzo dalle elez<ioni regionali.

Un dato da leggere perché le elezioni comunitarie si svolgono con un sistema elettorale diverso, con collegi molto vasti e variegati e perché anche le amministrative saranno un testa anomalo: pochi comuni (37 in tutto) solo qualcuno di media grandezza e diverse coalizioni civiche o “anomale”.

Ma un dato, comunque, emergerà e probabilmente l’estate ci consegnerà una trattativa per il rimpasto anche perché di più di uno dei suoi attuali assessori Schifani farebbe volentieri a meno

 

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