Tramonta l’accordo tra il Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo e la Lega di Matteo Salvini in vista delle prossime elezioni Europee nonostante le due forze politiche rimangano “unite” per la realizzazione del Ponte sullo Stretto.

Raffaele Lombardo, ex presidente della Regione Siciliana e leader dell’Mpa, parla anche del caso a Siracusa con due consiglieri del Movimento nella giunta comunale aretusea e di altro. Lo fa in un’intervista a La Sicilia.

L’incontro con Salvini

Nei giorni scorsi Lombardo ha incontrato Salvini nel catanese. Pochi minuti come ha rivelato il leader e fondatore dell’Mpa, nel quale ha detto al suo interlocutore: “che se vuole una lista forte cominci col candidare i suoi assessori: sarebbe illogico e inspiegabile sprecare la loro popolarità”.

Lo stato di salute della federazione fra Lega e Mpa

Poi Lombardo si è soffermato a parlare dell’accordo fra Mpa e Lega. Una unione “poco fortunata”. Queste le sue parole “Diciamo che per ben due volte questo patto federativo non ha avuto fortuna. E dire che a sollecitarlo è stato proprio il vice premier. Peccato! Si sarebbe dato vita, almeno in Sicilia, a un terzo polo dal peso e dalla dignità pari a Fratelli d’Italia e Forza Italia, capace di esprimere credibilmente obiettivi e uomini al massimo livello, piuttosto che rassegnarsi a un ruolo minore. Un’occasione perduta”.

Ed inoltre: “Con tutto il rispetto, il mio rapporto è stato ed è con Salvini. E non mi spiego come mai si sia consentito che l’iniziativa da lui voluta sia stata picconata dai cosiddetti leghisti siciliani. E chi tra loro ha avuto il torto di crederci, la prima volta nel 2020 e più di recente qualche mese fa, per una ragione o per l’altra, è stata penalizzato”.

Il patto e Salvini

Lombardo ha detto che è stato proprio Salvini a volere il patto ribadendo: “Ed era a Salvini che giovava di più. In Sicilia sarebbe uscita rafforzata la sua idea di partito nazionale, post Lega Nord, e il suo ruolo di interlocutore degli alleati. Per non parlare dei tanti gruppi sui quali il nostro Mpa contava nelle regioni del Sud. Le ricordo che nel 2008 eleggemmo parlamentari in Puglia, Campania e Calabria e nelle recenti regionali qualcuno è tornato nei consigli regionali in Abruzzo e in Sardegna”.

Inoltre: “L’Mpa non avrebbe aderito alla lega, né sposato i suoi candidati e le sue alleanze in sede europea. Siamo autonomisti, gran parte di cultura cristiano-sociale”.

Patto per reciproco interesse politico-elettorale

Il leader dell’Mpa prosegue sottolineando la reciprocità del patto alle elezioni avrebbe aiutato a suprare ad entrambi lo sbarramento previsto alle Politiche ed alle Europee. “Premesso che per le elezioni politiche ed europee vige una soglia di sbarramento che oggi l’Mpa non è in grado di poter superare, si è definito, sulla carta, un patto di reciproco interesse politico-elettorale”.

Il Ponte sullo Stretto unico trait d’union, Lombardo “È nostra bandiera”

In pratica, sulla carta, Mpa e Lega rimangono uniti soltanto nella battaglia sul Ponte dello Stretto. Osteggiato dal centrosinistra, voluto fortemente da Governo Meloni e centrodestra.

Lombardo sottolinea come il Ponte sia un caposaldo del Movimento. E dice “Il Ponte è una nostra bandiera, elemento fondativo del Movimento per l’autonomia. Un manifesto della modernità e, al di là dell’opera straordinaria, la scossa che ci desterà, io lo spero davvero, dal sonno, dal fatalismo e dalla rassegnazione, affinché domani ‘gli ultimi saranno i primi’ e vorranno autonomamente governare le loro risorse da millenni saccheggiate. A Salvini va riconosciuta la tenacia nel volerlo contro tutto e contro tutti”.

Il caso Siracusa

Due assessori Mpa nella giunta di Italia, questo alza la tensione nel centrodestra siciliano

Ma Lombardo stempera: “Non c’è un caso Siracusa e chi lo solleva mi ricorda la favola della volpe e dell’uva. Il sindaco è stato eletto battendo i candidati del centrodestra e del centrosinistra. È autonomo dagli schieramenti e ontologicamente autonomista. I due assessori attribuiti al nostro movimento, peraltro, non sono stati né candidati con noi, né sono iscritti. Conto di conoscerli presto anche per chiedere loro di aderire all’Mpa. Lo stesso discorso vale per Cassì, sindaco di Ragusa, che addirittura ottiene al primo turno il 65 per cento dei voti senza l’appoggio delle due coalizioni. Semmai è tempo che forza Italia e FdI in qualche provincia, non credano di decidere a quattr’occhi le sorti del mondo e comincino a ragionare nella logica dell’alleanza puntando sui candidati più capaci e più stimati”.

Cabina di regia elettorale del centrodestra

Schifani realizzato una cabina di regia regionale del centrodestra. Lombardo ritiene che sia la sede giusta per appianare i contrasti. “Ed anzi aggiungo: il tavolo di maggioranza immediatamente riconvocato per discutere e dirimere alcune questioni importanti che riguardano il voto amministrativo di giugno”.

Su Cuffaro ed il possibile accordo con Renzi

Cuffaro sembra orientato all’accordo elettorale con Renzi. “L’attivismo di Cuffaro non può non sfociare nella scommessa elettorale. Forza Italia non accetta il suo candidato? Renzi è un moderato, battitore libero. Poi se Renzi candita Marco Follini nel collegio delle Isole… si candiderebbe un interprete del pensiero politico di Aldo Moro e, per quanto mi riguarda, il presidente del congresso mi lesse a Caltagirone delegato provinciale dei giovani democristiani”.

S’era parlato anche di una stampella moderata della Lega: dentro Udc altri centristi con la regia di Cardinale e ministro che avrebbero coinvolto pure Lombardo. Poi non se n’è più saputo più nulla.

“Minardo ha tutte le doti per garantire il senso della prospettiva all’Udc che resta il partito titolare dello Scudo crociato”.

E sulle Europee

“Dobbiamo decidere. E presto” dice al quotidiano.  “Assodato che non c’è mai stata una mia candidatura, riunirò i nostri più importanti esponenti perché si faccia una scelta coerente con il nostro impegno nel governo regionale e nel centrodestra, oltre che una strategia utile per il movimento, che si accinge a compiere vent’anni e ha bisogno di un rilancio ideale e programmatico. Assumeremo insieme la responsabilità dell’opzione”.

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