Si lavora senza sosta a Piano Piraino, la contrada di Calatabiano in cui si trova il bypass alla condotta idrica  del Fiumefreddo che rifornisce Messina. L’impianto è andato in fumo dopo l’incendio doloso di sabato scorso.

I tecnici dell’Amam, la società che gestisce l’approvvigionamento idrico nella città dello Stretto, hanno già installato due dei quattro flessibili che compongono il bypass del Fiumefreddo ed effettuato delle manovre attraverso altre condutture per garantire una discreta portata, anche se nel capoluogo peloritano non mancano le criticità.

Sta pian piano rientrando la crisi idrica a Messina con l’erogazione dell’acqua che sta ritornando alla normalità.

A soffrire la sete sono soprattutto alcuni condomini della zona alta di Nunziata dove i rubinetti restano a secco. I cittadini fanno scorta  d’acqua grazie alle autobotti messe a disposizione dal comune in vari punti della città, ma non si registrano file. Certo, il disagio c’è però non è paragonabile a quanto accaduto nell’ autunno scorso quando le immagini dei messinesi in coda per l’acqua fecero inorridire l’Italia coprendo di imbarazzo la politica e le istituzioni siciliane.
Secondo le previsioni il problema dovrebbe essere risolto entro mercoledì prossimo quando si ipotizza di poter ripristinare la portata idrica di sempre in ogni angolo di Messina. 

L’afflusso di acqua grazie anche ai collegamenti con gli altri due acquedotti della Santissina e dell’Alcantara e ai pozzi cittadini raggiungera’ cosi’ i 600 litri al secondo rispetto ai 900 che rappresentano la normalita’. L’acqua arrivera’ anche nelle zone alte e nelle aree periferiche rimaste senza acqua per due giorni. 

Per questo a Calatabiano si lavora giorno e notte per riparare il bypass. I pezzi di ricambio dell’impianto sono arrivati immediatamente, così gli altri due flessibili saranno installati entro domani e subito dopo verrà ripristinata la portata idrica.
Va ricordato che il bypass in questione è una struttura provvisoria. Venne installata provvisoriamente per superare l’emergenza idrica dell’autunno scorso quando una frana travolse la condotta del Fiumefreddo lasciando a secco Messina.
I lavori di consolidamento della collina sono stati effettuati e lo sversamento d’acqua causato dal rogo dei flessibili non ho provocato i disagi di un tempo, quando fiumi di fango invadevano le strade di Calatabiano.
Tutti invitano alla prudenza perché prima di cantare vittoria occorre superare la stagione delle piogge che in Sicilia è diventata il periodo più temuto.

L’azienda Meridionale acque e il sindaco Accorinti hanno annunciato “che chiederanno alla Regione e alla Protezione Civile di rendere disponibili le somme e previste di circa 4 mln di euro per i lavori definitivi della condotta che dovrebbero rappresentare una maggiore sicurezza per l’impianto”. 

Intanto la magistratura sta cercando di appurare le cause dell’incendio che secondo i carabinieri dovrebbero essere di natura dolosa vista anche l’orario del rogo avvenuto intorno alle 5 del mattino e la quasi assenza di vegetazione. Dopo la denuncia del comune e di Amam, la Procura di Catania ha aperto un’inchiesta.

 

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