E’ l’uomo che per molti rappresenta la sintesi delle larghe intese, la convergenza di universi che ad oggi appaiono inconciliabili. Il punto di incontro resta l’appuntamento elettorale per eccellenza, ma prima nella sua Palermo c’è la scadenza Amministrative e chissà per chi voterà Roberto Lagalla visto che assicura silenzio e il riserbo più assoluto sulla competizione  palermitana.

Il mio voto resterà nel segreto della cabina elettorale – afferma –  per il resto ho ritenuto di non dovermi inserire in una vicenda che è nata con connotazioni diverse da un lato e dall’altro. Tuttavia registro che i due principali candidati, al di là dei 5 Stelle,  stanno facendo a gara per recuperare un rapporto diretto con i cittadini e scaricarsi di dosso il senso incombente dei partiti”.

Oggi a Catania l’ex rettore di Palermo ha presentato il movimento Idea Sicilia che  per definizione dello stesso Lagalla, è ‘in una fase pre politica’ specie se la si individua come passepartout per una grande coalizione in vista delle Regionali.

“La grosse koaliton – spiega il professore –  si configura come una scelta politica e in questo momento noi siamo in una fase pre politica. Partiamo dalla consapevolezza di un disaccoppiamento del rapporto fra cittadini ed istituzioni politiche. I partiti politici tradizionali appaiono col fiato grosso e non sempre sintonici con le aspettative delle comunità e dei cittadini”.

Come ha ribadito più volte, Idea Sicilia ‘non vuole cavalcare il disagio, semmai sulla base di ciò che viene rappresentato, un programma e una proposta’.

“Complessivamente un progetto – sottolinea Lagalla – è quello che stiamo facendo in queste settimane, anche se resta un punto di ancoraggio forte con i partiti cioè la condivisione di punti programmatici irrinunciabili che sono quelli che vengono dal basso”.

L’ex rettore di Palermo è stato anche assessore regionale della prima giunta Cuffaro. C’è chi giura che dietro la sua discesa in campo ci sia proprio l’ex governatore, così l’accostamento è servito: “Ognuno di noi ha la propria storia. Io ho la mia. E’ una storia della quale non ho motivo di vergognarmi e che metto a disposizione dei cittadini. Cuffaro ha fatto i suoi errori, politici e non politici, e questi ultimi li ha pagati saldando un conto esoso con la giustizia. Mi risulta che oggi non faccia politica, ma esiste un elettorato ampio che nel passato si rivolgeva a Cuffaro e che oggi cerca legittimamente dei punti di riferimento che sono distribuiti in tutti i partiti. L’accostamento con Cuffaro, quindi, può essere fatto con tutti i partiti politici e con coloro che hanno avuto cariche pubbliche in questa regione, tranne con quelli che nell’ultimo anno siano piombati dalla Luna o venuti dalla Finlandia…”

A Catania, per la presentazione di Idea Sicilia, ci sono pezzi significativi del mondo accademico, della sanità e dell’universo imprenditoriale, tutti vogliono sapere se alla fine Roberto Lagalla correrà per la presidenza della Regione: “Se fosse candidato io lo voterei certamente – conclude l’ex magnifico –  certo bisogna vedere se il mio voto è sufficiente a realizzare questo obiettivo…”

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