Due uomini hanno ferito con colpi di arma da taglio un commissario della polizia di Catania durante un tentativo di rapina commesso la notte scorsa nell’abitazione del funzionario nel centro della città.

I due hanno tentato la fuga lanciandosi dalla finestra dell’abitazione, che è al primo piano di un palazzo antico: uno,
un gambiano di 18 anni, con permesso di soggiorno per motivi umanitari è rimasto ferito gravemente, ed è ricoverato
nell’ospedale Garibaldi con la prognosi riservata per fratture multiple. Il suo complice, un suo connazionale, è riuscito a
fuggire.

Il commissario ha riportato ferite di arma da taglio su diverse parti del corpo, curate con 80 punti di sutura nell’ospedale Vittorio Emanuele, da dove è stato dimesso, giudicate guaribili in 20 giorni. Indagini sono in corso per
identificare e catturare il complice dell’assalitore.

Il gambiano rimasto ferito, Mohamed Djibril, è piantonato dalla polizia in ospedale dove si trova in stato di arresto, su disposizione della squadra mobile della Questura, per rapina aggravata in concorso.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, la notte scorsa il 18enne, sbarcato a Catania nel dicembre del 2016, e un suo
connazionale sono entrati nell’abitazione del commissario di polizia ‘scalando’ una grondaia e approfittando di una porta
finestra lasciata aperta per il caldo. Il poliziotto, svegliato dai rumori, accortosi della presenza dei due ha ingaggiato con loro una violenta colluttazione riportando diverse ferite da taglio causate da un oggetto metallico in possesso di uno dei due uomini entrati in casa.

Per fuggire i due si sono lanciati dal balcone dal quale erano entrati impattando sul marciapiede.
Il commissario a quel punto è sceso in strada riuscendo a bloccare uno dei due ladri aggressori che, a causa delle ferite
riportate nella caduta, è stato poi ricoverato nell’ospedale Garibaldi con prognosi riservata. L’altro complice è riuscito a fuggire, ma sarebbe stato identificato.

Il 18enne ricoverato in ospedale è titolare di permesso di soggiorno per motivi umanitari rilasciato dal questore di
Catania a ottobre 2017 su segnalazione della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione
internazionale di Catania per motivi legati alla minore età e alla presenza di una grave patologia genetica. Nel 2017 era stato denunciato per minacce, violenza, percosse e lesioni personali ai danni di dipendenti della comunità per minorenni che lo ha ospitato e anche per spaccio di sostanze stupefacenti.

L’11 luglio scorso è stato denunciato per furto alla comunità dove risiedeva.