Inizia con un furto la misteriosa scomparsa dell’ulivo donato alla comunità e piantumato in via Gramignani 128 a Catania durante la festa di riapertura dello scorso 26 marzo. L’ulivo alla città dei Ragazzi è durato poco più di due settimane.
Viola Sorbello, presidente della delegazione di Legambiente nel capoluogo etneo parla di “Un gesto altamente simbolico il nostro partecipare e la nostra donazione, abbiamo accolto l’invito di Città dei Ragazzi con rinnovata sinergia, felici di donare degli alberi e delle piante al centro ma soprattutto al quartiere e a chi lo abita”.
A pochi giorni dalla fine della Pasqua, questo atto di privazione pone, ancora una volta, lo sguardo su un segnale netto di un rifiuto da parte di chi forse non accetta, o non riconosce, la compresenza di altre realtà, come Spazio 47 e i volontari del CAG.
“Abbiamo aderito all’inaugurazione del Centro di Prossimità, Città dei ragazzi, con la premessa e la promessa collettiva, di tutti i partecipanti, di prenderci cura del nuovo spazio. Mano sul cuore, la presa di responsabilità che ogni cittadino attivo dovrebbe assicurare a sé stesso, in primis, e quindi agli spazi e luoghi che abita” continua Viola Sorbello.
L’inaugurazione e la donazione lo scorso 26 marzo
Nella mattina del 26 marzo, tante le realtà presenti in via Gramignani 128: enti pubblici, privati, associazioni, volontari, famiglie e singoli cittadini, alle porte di quello che vuole essere un centro di accoglienza e di sostegno alle fragilità di un quartiere abbandonato a sé stesso. Durante la “Festa delle famiglie”, che ha accolto più di 300 presenze, sono state lanciate iniziative di prossimità e “futuro” legate alla valorizzazione e alla salvaguardia del territorio e dell’ambiente, alla legalità, all’inclusione, alla cura dei luoghi di interesse comune.
Dono di Legambiente per riqualificazione e valorizzazione spazi verdi
Tra queste Legambiente ha donato alberi e piante per la riqualificazione e la valorizzazione degli spazi verdi sia all’interno che all’esterno della struttura.
Viola Sorbello in persona insieme a Marco Barbarossa, presidente di Spazio 47, hanno simbolicamente piantato, a quattro mani, un giovane albero di Ulivo, per coltivare un messaggio di Pace e impreziosire le aiuole esterne antistanti la struttura, proprio di fronte l’istituto comprensivo Livio Tempesta. Una vera festa. A suon di tarantelle tradizionali eseguite dai “Suonatori Siciliani”, tra danze e allegria, la gioia non è mancata tra chi, ha rivisto Città dei Ragazzi al centro di una rianimata voglia di costruire insieme “Comunità”.
Barbarossa “Un gesto che ferisce ma che non ci ferma”
“Un gesto che ferisce ma che non ci ferma. Un segno che riflette la difficoltà di riqualificare certi contesti ma che rinforza sempre più il nostro focus di presenza e inclusione”, afferma Marco Barbarossa, presidente dell’Hub di Prossimità Spazio 47.
“L’Ulivo, ha un significato molto profondo, perché è da sempre un simbolo di pace, tenacia e resistenza. È simbolo della vita, data la sua longevità, e della capacità di sconfiggere le avversità grazie alla sua capacità di rinascere dopo essere stato abbattuto. Una sorta di morte apparente e Rinascita, che ci riporta al periodo della Santa Pasqua, e ai valori che sentiamo vivi, nella fiducia che cooperando nella comprensione e con resilienza, anche gli ambienti più ostili, potranno generare abbondanza, fertilità e cooperazione”.
Commenta con Facebook