E’ stato disposto il trasferimento in ospedale dei 21 anziani ancora rimasti nella casa di riposo di Caltagirone in cui sono stati rilevati 41 casi positivi al Covid-19 tra ospiti e operatori della struttura. Lo hanno deciso, dopo un sopralluogo, l’infettivologo Pino Liberti e dalla risk manager dell’Asp di Catania, ed Emilia Fisicaro, gli esperti individuati per il monitoraggio e la salvaguardia di case di riposo e residenze sanitarie assistite nella provincia etnea. “Sono in corso – afferma il sindaco Gino Ioppolo nel rendere nota la decisione – sopralluoghi e ispezioni nella diverse realtà residenziali della città. Le verifiche interessano 40 strutture e riguardano, in particolare, il rispetto delle condizioni imposte per prevenire il contagio. Si svolgono in maniera capillare e serrata, in modo da offrire all’Asp, in tempi brevissimi, un quadro chiaro della situazione per predisporre eventuali altri utili interventi”.

Il nuovo focolaio era esploso due giorni fa. Otto gli ospiti immediatamente  ricoverati nell’ospedale di Caltagirone su 41 persone sono risultate positive al Covid19.

Le loro condizioni di salute sono stazionarie. Otto dipendenti della struttura sono stati posti in quarantena nelle loro abitazioni.

L’Asp di Catania ha avviato un’attività di monitoraggio della casa di riposo, disposta dalla Direzione sanitaria aziendale, coordinando i servizi ospedalieri e i servizi territoriali di Caltagirone.

Immediata nella struttura l’ispezione da parte del responsabile dell’Uo di Igiene Pubblica di Caltagirone, Salvatore Donato, e del dirigente infettivologo dell’ospedale Cannizzaro di Catania, Mario Raspagliesi, in convenzione con l’Asp di Catania per l’emergenza Covid-19 e in atto coordinatore sanitario della “struttura collettiva di assistenza» (Hotel Ibis Styles) per pazienti Covid di Acireale.

Sono stati disposti, in condivisione con i responsabili della Casa di Riposo, gli interventi di sanificazione. Definite, anche, le misure di isolamento per i pazienti non Covid e la separazione dei percorsi e delle aree infettive da quelle non Covid.

 

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