Un ladro di rame è stato denunciato a San Gregorio di Catania dai carabinieri, collaborato da un vigilantes. L’uomo si era intrufolato all’interno dei locali di una ditta per provare a portare via un buon bottino del cosiddetto “oro rosso”, ribattezzato in questo modo per gli elevati costi sul mercato di tale metallo. Ma è stato fermato appena in tempo anche perché le telecamere di sicurezza lo avevano già immortalato.

L’arresto

I carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Gravina di Catania hanno denunciato un catanese 54enne, con l’accusa di furto aggravato. Nella scorsa notte, intorno alle 2, è stato lanciato l’allarme al militare addetto alla centrale operativa che aveva ricevuto una richiesta d’intervento. La chiamata era partita da un operatore di un istituto di vigilanza privata che gli ha riferito d’aver notato, attraverso il sistema di videosorveglianza, la presenza di un uomo che stava aggirandosi all’interno del deposito di una società che si occupa della realizzazione reti di telecomunicazione, sito in via Cerza.

L’arrivo della pattuglia

Immediatamente è stata allertata una gazzella della Radiomobile che è riuscita ad arrivare proprio mentre la guardia giurata stava per bloccare l’intruso. Gli immediati accertamenti, poi, hanno consentito di verificare che il presunto malvivente aveva preso di mira una grossa bobina di cavo di rame dalla quale aveva già tranciato con l’utilizzo di un coltello ed arrotolato 20 metri circa, apprestandosi quindi a tagliarne ulteriori quantitativi. La refurtiva è stata immediatamente restituita al legittimo proprietario.

Altro caso nel catanese

Nel gennaio scorso due presunti ladri, entrambi pregiudicati, furono arrestati dalla polizia a Catania con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso. A finire in manette C.S. di 54 anni ed F.T. di 41 anni. Tentarono di rubare dei fili di rame da un impianto sportivo che si trova nel quartiere di Nesima, a  Catania. L’arrivo degli agenti evitò che potessero portare a termine il loro piano. I due ladri dopo essersi introdotti all’interno del predetto impianto sportivo, ed aver danneggiato i sensori a batteria installati nel cunicolo che collega la cabina elettrica con l’impianto della piscina, avevano tranciato i cavi di rame senza riuscire però a portarli via grazie al tempestivo arrivo del personale delle volanti.

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