Le rappresentazioni artistiche di Sant’Agata e della festa che celebra il culto della patrona del capoluogo etneo saranno esposti in una importante  mostra. Tra dipinti e ceramiche custoditi nei musei regionali e civici, sculture e fotografie di artisti contemporanei. L’evento prende il nome di “Agata. Dall’icona cristiana al mito contemporaneo. I tesori dei musei regionali a Palazzo dell’Università” e verrà inaugurato lunedì 20 giugno alle ore 17,30. L’esposizione è ospitata in alcune sale del “museo dei Saperi e delle mirabilia siciliane”, al piano terra dell’edificio in cui ha sede il rettorato, in piazza Università a Catania.

Le autorità presenti

Saranno presenti il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana Alberto Samonà, il prefetto Maria Carmela Librizzi, il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi, l’arcivescovo metropolita Luigi Renna, il rettore dell’Università Francesco Priolo, la soprintendente ai Beni culturali e ambientali Donatella Aprile, la responsabile del Sistema museale d’ateneo Germana Barone, la presidente della Fondazione Oelle Mediterraneo antico Ornella Laneri.

L’organizzazione

Finanziata dalla Regione Siciliana attraverso l’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana, la mostra è ideata e organizzata dalla soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Catania in collaborazione con l’università etnea (Sistema museale d’ateneo) e con la Fondazione Oelle Mediterraneo antico.

La storia

Celebrata il 5 febbraio, Sant’Agata è la protettrice dei fonditori di campane che venivano suonate quando si verificavano gravi avvenimenti durante i quali la santa veniva invocata; anche dei tessitori poiché, secondo la leggenda, Agata, quasi una Penelope cristiana, avrebbe convinto un uomo insopportabile che voleva prenderla in matrimonio ad aspettare che venisse conclusa una tela che stava realizzando, tessendola di giorno e scucendola di notte. E’ anche protettrice dei vigili del fuoco poiché in epoca medievale veniva invocata per la protezione dagli incendi e delle donne colpite da malattie al seno poiché ella venne uccisa dopo aver subìto l’amputazione delle mammelle. Sebbene il suo martirio risalga al 251, Agata viene considerata come un esempio attualissimo per tutti coloro che non sono disposti a cedere ai compromessi e che credono fortemente nei propri ideali.

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