Pomeriggio catanese per l’ex presidente del Parlamento europeo e candidato alla Cancelleria tedesca Martin Schulz, che insieme al ministro dell’Interno Marco Minniti è arrivato in un centro d’accoglienza per minori non accompagnati di Catania.

“Colgo l’occasione per ringraziare Catania per lo straordinario lavoro fatto in questi anni sul territorio. Noi siamo molto grati ai catanesi, ai siciliani e lo siamo per la capacità di mettere in campo un centro di accoglienza che tiene insieme umanità e anche possibilità di inserire le persone che arrivano in un contesto di accoglienza, di amicizia di affetto, di operosità“, ha Minniti ribadendo che “la partita del controllo dei flussi demografici è una partita che nessuno può giocare da solo e nella quale nessuno può essere lasciato solo”.

Minniti ha ricordato che in Italia sono 25mila i migranti minori non accompagnati. Proprio nelle scorse settimane il Parlamento ha approvato una legge che il ministro dell’Interno considera “un riferimento importante. Non soltanto per il nostro Paese, ma che va anche oltre i nostri confini”.

Proprio Schulz ha detto che in Europa vale ancora il regolamento di Dublino 2, “e quindi i Paesi di frontiera in cui arrivano i migranti li devono accogliere. Ma tutti i Paesi europei devono collaborare, ricollocando urgentemente chi arriva, ma questo finora non avviene”.

Schulz, prima di arrivare nella struttura d’accoglienza è salito a bordo del pattugliatore Diciotti della Guardia costiera in compagnia del sindaco di Catania Enzo Bianco, e dell’ammiraglio Nunzio Martello, poi si è soffermato alcuni istanti a parlare con un ragazzo subsahariano ospite della struttura, e si è informato sulle attività svolte all’interno della comunità.

Proprio il sindaco Bianco, citando il passaggio del tedesco Goethe in Sicilia, rivolgendosi all’ex presidente del Parlamento europeo ha chiesto la Germania “non volti le spalle a questo fenomeno epocale, nuovo eppure antichissimo, stando al nostro fianco nel far comprendere a tutti che qui si sta scrivendo, ancora una volta, la storia dell’uomo. Aiuti la Sicilia a reggere le bandiere della civiltà, dell’umanità, della pace”.

A seguire è prevista una visita al cimitero di Catania dove sono tumulati migranti vittime dei naufragi.