“Senza lavoro, né ammortizzatori sociali, migliaia di catanesi stanno perdendo la speranza. Sempre più difficile dare risposte in questa condizione di gravissimo disagio”.
È l’allarme lanciato oggi da Cgil, Cisl, Uil e Ugl che hanno protestato a Catania, come nelle altre città italiane, per il mancato finanziamento della Cassa integrazione in deroga. Nella via Etnea, per tutta la mattinata, sit-in di lavoratori dinanzi Palazzo Minoriti.
Una delegazione guidata dai segretari generali di Cgil, Uil, Ugl Giacomo Rota, Fortunato Parisi, Giovanni Musumeci e dal segretario confederale Cisl Rosario Pappalardo ha consegnato un documento al vicecapo di gabinetto della Prefettura, Rosamaria Monea.
“Nella nostra provincia – hanno affermato i segretari – oltre 6400 lavoratrici e lavoratori sono, a vario titolo, cassintegrati in deroga. Considerando tutte le richieste presentate lo scorso anno, servirebbero 45 milioni di euro per la copertura finanziaria. Il Governo, però, ha stanziato fondi che consentiranno di destinare al nostro territorio appena 3 milioni 500 mila euro. Aspettiamo, intanto, che pure la Regione faccia la propria parte. Dovrebbe erogare 10 milioni, ma ancora non s’e’ visto nulla!”.
Cgil, Cisl, Uil e Ugl denunciano “l’effetto-tenaglia prodotto dalla crisi, che qui non è certo finita, e dalle nuove disposizioni di legge che riducono gli ammortizzatori sociali e hanno stravolto le regole in corso d’opera”.
I rappresentanti sindacali hanno pure ricordato come non siano stati ancora pagati interamente gli assegni di cassintegrazione per il 2014, mentre l’Inps ha chiesto la presentazione telematica delle richieste 2015 senza tenere conto di quelle già trasmesse in modo tradizionale.
Giacomo Rota, Fortunato Parisi, Giovanni Musumeci e Rosario Pappalardo, che al termine della riunione in Prefettura si sono lungamente fermati in via Etnea a parlare con lavoratrici e lavoratori impegnati nel sit-in, chiedono “che siano stanziate dal Governo nazionale ed erogate da quello regionale somme tali da garantire la copertura delle postazioni di mobilità in deroga per il 2015-2016 e che venga fatto un accordo-quadro regionale per includere negli ammortizzatori tutti i lavoratori di fatto esclusi dal decreto interministeriale del primo agosto 2014″.
Cgil, Cisl, Uil e Ugl, infine, scrivono nel documento unitario diffuso oggi: “Considerata la qualità di lavoratori che a seguito dell’entrata in vigore della legge Fornero hanno visto spostarsi in avanti la data di pensionamento, sollecitiamo la Regione perché proceda con l’erogazione dei soli contributi in favore dei lavoratori che entro l’anno raggiungeranno i requisiti pensionistici”.
Commenta con Facebook