Nel pomeriggio di ieri, il personale della Guardia Costiera di Catania, è intervenuto in via della Concordia dove venivano posti in vendita, illecitamente, esemplari di ricci di mare. Il prodotto ittico, per il quale la pesca e la commercializzazione sono vietati nei mesi di maggio e giugno al fine di favorirne il ripopolamento, è stato sequestrato e sottoposto a visita medico-veterinaria da parte di personale della locale ASP.
tutto il quantitativo sequestrato, circa 400 esemplari di ricci di mare, in quanto vivi, sono stati reimmessi in mare. A carico del trasgressore è stato elevato un verbale amministrativo di 2000 euro.
Nei giorni scorsi la Capitaneria di Porto ha sanzionato un sub accusato di aver pescato 1500 ricci nelle acque di contrada Chiappa, nel territorio di Pachino, nella zona sud del Siracusano. Il blitz dei militari è scattato dopo la segnalazione di un passante che si è accorto di quel pescatore di frodo, per cui hanno raggiunto la zona in una decina di minuti. “Giunti sul posto i militari hanno immediatamente avvistato l’uomo, impegnato fanno sapere dalla Capitaneria di Porto – in attività di pesca subacquea degli echinodermi, ed hanno atteso che lo stesso terminasse l’attività di pesca e fuoriuscisse dall’acqua per poter effettuare i previsti controlli. L’uomo è stato fermato dopo che lo stesso aveva caricato il frutto della pesca all’interno del proprio furgone, dove venivano rinvenuti circa 1.500 esemplari di ricci di mare, ancora vivi, un autorespiratore per immersioni subacquee e un attrezzo utilizzato per la raccolta dei ricci, costituito da un gancio piegato all’estremità”.
Nei suoi confronti è scattata una sanzione per aver pescato i ricci in un periodo non consentito dalla legge: è probabile che gli esemplari volesse rivenderli al mercato nero, magari a qualche ristoratore della zona ma si tratta, per il momento, solo di una ipotesi.
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