“Soddisfazione per l’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Catania che ha sequestrato
i beni dell’ex amministratore Qè, Argenterio“, è espressa in una nota dalla Slc Cgil di Catania.
” La notizia ci riempie di gioia – si legge in una nota del sindacato – non soltanto perché rivela l’impegno della magistratura e delle forze dell’ordine a favore della legalità, ma soprattutto perché i lavoratori avevano il diritto di
ricevere giustizia; ne siamo lieti, anche se ci troviamo solo all’inizio del percorso giudiziario. Da più di un anno, ed in
tutte le sedi istituzionali – ricorda la Slc Cgil – abbiamo denunciato più volte le irregolarità finanziarie e organizzative
rispetto alla gestione dell’azienda, senza mai avere paura di portare avanti i principi di legalità e giustizia”.
“Oltre al danno economico il grave prezzo da pagare – sottolinea il sindacato – è la perdita del lavoro e della dignità da parte dei circa 600 lavoratori. Insieme a loro stiamo lottando per un progetto di reinsediamento locale ed innovativo per permettere il recupero di una così grave situazione lavorativa. Il sindacato ed i lavoratori conoscono la differenza tra certezze e promesse, legalità e illegalità, e proprio per questo – conclude la nota – auspichiamo una veloce risoluzione del procedimento giudiziario per poter finalmente recuperare le somme lavorate, i contributi non pagati ed il Tfr”.
Commenta con Facebook