Un patto per il lavoro, la sicurezza, la legalità e per la premialità per l’uso di maestranze locali. Sono le richieste avanzate da Cgil, Cisl, Uil e Ugl nell’ambito della cabina di regia del Patto per Catania, insediata oggi dal sindaco Enzo Bianco.

La delegazione delle organizzazioni sindacali era costituita da Giacomo Rota e Rosaria Leonardi (segretari generale e territoriale Cgil Catania), Maurizio Attanasio, Rosario Portale (segretario generale e territoriale Cisl Catania), Nunzio Turrisi (segretario generale Filca Cisl Catania), e i segretari generali Fortunato Parisi (Uil Catania) e Giovanni Musumeci (Ugl Catania).

La grande quantità di somme messe a disposizione degli appalti per il Patto che sia girano sui 2,3 miliardi di euro – sottolineano Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Catania – impone a tutti i componenti della cabina, organizzazioni sindacali, imprenditoriali e ordini professionali, un’intesa supplementare sui temi della flessibilità contrattuale in ingresso per i giovani alla prima esperienza, della salute e sicurezza sul posto di lavoro e della legalità, per quel che attiene alla corretta applicazione dei contratti.

Sull’impiego di maestranze locali, Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Catania hanno proposto di utilizzare tutti gli strumenti legali per attribuire un punteggio premiante, nei bandi delle gara d’appalto, per quelle imprese che decidono di impiegare professionalità provinciali.

“Saranno incontri a cadenza mensile – ha detto il sindaco – per quel che riguarda le normali prassi, una volta ogni due mesi al massimo livello per le questioni importanti o per le verifiche. A latere ci saranno anche dei tavoli tematici per affrontare specifiche problematiche. Questa è una “Cabina di regia” vera e non pletorica, di sostanza e non di apparenza. Per questo ho chiesto ai Rup (Responsabile Unico del Procedimento) di essere presenti in maniera da potere avere tutto l’apporto tecnico necessario per illustrare e condividere adeguatamente i progetti, esporre problemi e soluzioni, fissare gli obiettivi. Le regole sono molto rigorose e quindi bisogna lavorare intensamente e bene per elaborare correttamente i progetti da inserire in un cronoprogramma per mandarli in gara dopo i primi 17 riguardanti altrettante scuole della città”.