“Vengono applicati sempre più sistemi per sottrarre soldi ai cittadini al fine di rimpinguare casse sempre più vuote delle amministrazioni locali. Per legge il 50% degli introiti delle contravvenzioni deve essere reinvestito in sistemi di sicurezza stradale. Solo in Sicilia nel 2015 c’è stato un incremento del 51,30% che corrisponde a un introito pari a 114,60 milioni di euro. Quanto di questa cifra in realtà è stata spesa per garantire l’incolumità?”

E’ quanto si chiede il senatore di Forza Italia, Vincenzo Gibiino, relatore del disegno di legge delega del Codice della Strada. Gibiino sta promuovendo una serie di azioni affinché le strade diventino veramente sicure anche con sistemi che sono previsti nei progetti Smart City ma che nella città italiane e siciliane non vengono applicati.

Tra questi – come spiegato nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Catania che ha registrato, tra gli altri, la presenza del capogruppo di Forza Italia all’ARS Marco Falcone – anche gli attraversamenti pedonali intelligenti che si illuminano al passaggio dei pedoni.

“Anche in Italia questi sistemi di sicurezza potrebbero essere applicati impiegando fondi europei ma nessuna amministrazione comunale se ne preoccupa. Come non si preoccupano di sistemare le strade, togliere i pericoli, aggiornare la segnaletica stradale, sostituire guard-rail e impianti luminosi vetusti. Ciò comporta, come emerge da uno degli ultimi report della polizia stradale, che gli incidenti sono in aumento”, ha aggiunto Gibiino che ha anche sottolineato come sosterrà l’azione dell’Aci che sta portando avanti una class action contro gli enti locali e più in generale contro l’azione di molte amministrazioni comunali che stanno “spremendo” spesso in maniera scorretta, le tasche di chi usa l’automobile.

“Come emerge da uno degli ultimi rapporti dell’Aci, su 100 contravvenzioni, 84 sono emesse dalle polizie locali”, aggiunge Gibiino. Dunque primo obiettivo che si pone il senatore Gibiino è quello di far applicare le leggi e le norme che già esistono e che vengono disattese, a iniziare da quella che impone che i proventi delle contravvenzioni vengano reinvestiti in sicurezza stradale, anziché per coprire i buchi di bilancio come spesso accade.

“Non possiamo accettare – ha concluso Gibiino – che siano sempre i cittadini a pagare la inefficienza delle amministrazioni comunali. Si deve cambiare rotta ed è per questo che sosterrò questa battaglia presentando già la prossima settimana una interrogazione parlamentare”.