Un folto gruppo di sindaci, capeggiati dai primi cittadini di Caltagirone e Vittoria, Gino Ioppolo e  Giovanni Moscato, nonché dal sindaco di Antillo e consigliere nazionale Anci, Davide Paratore, ha rivolto un appello pubblico all’on. Nello Musumeci, finalizzato a concentrare le attenzioni del programma di governo per la prossima amministrazione regionale verso le innumerevoli difficoltà degli Enti locali isolani.

“Rivolgiamo un appello al presidente Musumeci – si legge in una nota – affinché si guardi finalmente alle enormi difficoltà dei comuni siciliani, che oggi si trovano a dover solitariamente fronteggiare le esigenze di governo del territorio, molto spesso in condizioni di pre-dissesto. Il sindaco è l’autorità governativa oggi maggiormente esposta, il livello istituzionale che si confronta giornalmente con le ansie dei cittadini, con i bisogni di politiche sociali, con la domanda di sicurezza delle comunità, con il dramma della disoccupazione, con la disperazione delle famiglie, con la gestione della raccolta dei rifiuti, con risorse inadeguate per colmare il bisogno di buona amministrazione del territorio. Troppo spesso – prosegue il documento – gli Enti locali sono stati abbandonati al loro destino, nella difficoltà di attuare con la Regione una sana dialettica fondata sul principio di responsabilità tra le istituzioni dello Stato”.

Nella lettera inviata al leader di #DiventeràBellissima, “alla luce delle grandissime criticità evidenziate” i sindaci si dichiarano “fin da subito disponibili ad un confronto sui contenuti di un programma di governo che metta al centro, nel segno sturziano, i tanti campanili di Sicilia, recuperando una effettiva sinergia di obiettivi tra il governo della Regione e quelli delle comunità locali”.

“Ringrazio i molti colleghi che hanno aderito al nostro documento – ha dichiarato il sindaco di Caltagirone, Gino Ioppolo – perché tutti assieme possiamo incidere sulle scelte future, a partire dal nuovo assetto degli Enti intermedi siciliani, massacrati da una insulsa riforma delle province”. “Il nostro è un processo  di coinvolgimento appena iniziato – ha proseguito – al quale potranno aderiranno moltissimi altri sindaci, a prescindere dalla loro appartenenza, nello spirito di contribuire al rinnovamento delle istituzioni e nell’interesse esclusivo delle comunità rappresentate”.

Il documento-appello è stato già sottoscritto dai sindaci di: Aci Catena, Alì Terme, Alimena, Antillo, Bompietro, Caltagirone, Castelmola, Castel di Judica, Castellana Sicula, Castell’Umberto, Cesarò, Collesano, Condrò, Delia, Gallodoro, Grotte, Montalbano Elicona, Raddusa, San Mauro Castelverde, Scordia, Vittoria.