“La Sicilia prima di tutto”. E’ la sintesi di un intenso pomeriggio, caratterizzato da “riflessioni ad alta voce”, spunti e interventi che hanno coinvolto gli iscritti, i militanti e i simpatizzanti dell’associazione “SoloSicilia” che si sono riuniti in occasione della giornata dell’Autonomia siciliana.

“Piuttosto che continuare a parlare di statuto siciliano mortificato e vilipeso da sempre – ha dichiarato Giuseppe Arena, presidente dell’associazione – è opportuno studiare strategie e soluzioni per uscire fuori dal tunnel”.

A pochi mesi dal voto per le elezioni regionali, secondo il leader di Solo Sicilia si registra, da parte di tutte le forze politiche presenti sul territorio “una totale assenza di proposta politica che possa ridare speranza e fiducia a un popolo siciliano che non ne può più”.

“Non è con i cognomi che si risolvono i problemi – aggiunge Arena – servono proposte serie e attuabili, finalizzate unicamente al rilancio della nostra terra. Il resto è la solita aria fritta”.

Con Solo Sicilia, che punta ad essere un laboratorio di cultura politica e sociale, anche l’ex parlamentare catanese Roberto Commercio che pone come fondamenta di un rilancio del territorio, oltre alla posizione strategica nel Mediterraneo, “il turismo, i beni culturali, la pesca, l’agricoltura, food, sono pietre miliari da cui ripartire. Adesso”.

“La Sicilia può farcela solo se i siciliani tornano ad avere fiducia in se stessi – ha detto Commercio – senza più deleghe in bianco concesse a destra e a manca”.

Presente all’incontro il sindaco di Nissoria, Armando Glorioso, tra i fondatori dell’associazione, che si è soffermato sul l’importanza delle amministrazioni locali: “Il ruolo dei sindaci e dei consigli comunali è sempre più delicato oltre che strategico nelle nostre comunità. Amministrare oggi, vuol dire gestire con l’oculatezza del buon padre di famiglia le poche risorse a disposizione nell’esclusivo interesse del territorio, confrontandosi incessantemente con l’intera cittadinanza. Bisogna soprattutto imparare ad ascoltare, per comprendere le vere esigenze dei siciliani”.

Interessanti, tra gli altri, gli approfondimenti sullo statuto siciliano in chiave prospettica effettuati da Gianluca Zappalà, e le proposte di “mobilitazione militante” del mondo sicilianista, di Giuseppe Quattrone.
Significative e applaudite infine, le presenze di Mario Bevacqua che ha parlato di un turismo siciliano ancora “claudicante”, e del noto attore di cinema e teatro Enrico Guarneri, che ha sottolineato in un lungo, appassionato e come al solito divertente intervento, l’importanza della cultura e del teatro siciliano, nell’intero panorama nazionale.