Detenzione stupefacenti ai fini di spaccio. Con questa accusa i carabinieri del gruppo radiomobile della compagnia di Palagonia hanno arrestato in flagranza una coppia di fidanzati, 23 anni lui e 40 lei, entrambi del posto. Entrambi sono stati posti a disposizione dell’autorità giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto disponendo per entrambi i domiciliari.
Le indagini
L’attività info investigativa svolta dai militari, con particolare riferimento al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, aveva spinto questi ultimi a concentrarsi sulla coppia che, invero, era nota ai “ben informati” per condurre una fiorente attività illecita proprio tra le mura domestiche.
I militari hanno quindi preliminarmente svolto un’attività di riscontro della notizia verificando un insolito andirivieni di giovani che si soffermavano all’interno dell’abitazione segnalata solo per pochi minuti.
L’intervento dei carabinieri ed il ritrovamento della droga
Nel pomeriggio, pertanto, alcuni dei militari, in abiti civili allo scopo di eludere il controllo di alcune microtelecamere occultate in alcuni vasi sul balcone, hanno bussato alla porta e dopo avere avuto accesso all’immobile hanno colto di sorpresa i due protagonisti della vicenda in compagnia di un acquirente: proprio sul tavolo della cucina, infatti, erano piazzati in bella mostra alcuni involucri di carta argentata contenenti poco più di 2 grammi di cocaina, nonché l’immancabile bilancino di precisione ed un ulteriore analogo involucro con 6 grammi di marijuana.
La successiva ricerca all’interno dell’appartamento ha poi consentito ai militari di rinvenire in un pensile della cucina altri quantitativi di cocaina per 12 grammi, nascosti tra il riso all’interno di barattoli per salvaguardare la droga dall’umidità, nonché, ancora, un involucro con 24 grammi di marijuana, il materiale necessario per il confezionamento delle singole dosi e, soprattutto, un “pizzino” con annotazione relativa alla compravendita della droga.
In una stanza era installato sistema di videosorveglianza
In un’ulteriore stanza, invece, era installato il sistema di videosorveglianza al quale erano collegate le telecamere con vista sulla strada, per “tutelarsi” da sgradite visite delle forze dell’ordine, mentre, sintomatico del fiorente commercio di droga condotto dai due è stato, oltre al rintraccio del compratore colto sul fatto, il successivo avvento di altri 4 acquirenti di droga che, invece della dose desiderata, hanno avuto l’inaspettata sorpresa di trovare i carabinieri al “lavoro”.
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