Il giovane albanese di 27 anni coinvolto nella sparatoria avvenuta venerdì scorso in un appartamento dell’Iacp in via Santo Cantone a Catania è deceduto nel reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi centro del capoluogo etneo.
I medici dell’ospedale ne hanno constatato la morte cerebrale. Il giovane era in compagnia di un italiano che nel vano tentativo di evitare di essere colpito con pistolettate è precipitato dal secondo piano. Quest’ultimo è ferito ed adesso è ricoverato in ortopedia al San Marco.
Nella sparatoria sono coinvolti altre tre persone: una si è costituita, mentre le altre due sono irreperibili. Cambia adesso il capo di imputazione, da tentato omicidio a omicidio.
C’è un fermo
E’ stato fermato dalla polizia l’uomo che venerdì 30 giugno ha sparato a due persone, un italiano di 47 anni e un albanese di 27, ferendole gravemente, in un appartamento dell’Iacp di Catania nel rione Nesima.
L’uomo, che era stato identificato, si è presentato alla Squadra mobile dove è stato eseguito il provvedimento restrittivo per duplice tentato omicidio emesso dalla Procura.
Secondo quanto si è appreso il movente della sparatoria sarebbe da collegare a un contenzioso economico tra il fermato e l’altro italiano, al quale era completamente estraneo il giovane albanese. E’ stata esclusa la pista, vagliata in un primo momento, di un’occupazione abusiva della casa, che era in uso a una donna morta da cinque anni.
La scientifica sta esaminando la pistola ritrovata tra le mura di quell’appartamento, forse conteso, e pare siano tre i bossoli ritrovati.
Sparatoria a Librino, giovane ferito con un colpo all’addome
Un giovane ferito con un colpo di pistola all’addome durante una sparatoria avvenuta alcuni giorni fa nel popoloso rione di Librino a Catania. Soccorso da personale del 118 è stato trasportato nell’ospedale San Marco. La vittima sottoposta a un intervento chirurgico, che ha interessato anche la milza. Indagano i carabinieri della compagnia Fontanarossa che stanno ricostruendo la personalità e le frequentazioni della vittima. Accertamenti sono sulla sua sfera personale. Sembra, infatti, che al momento sia escluso il coinvolgimento della criminalità organizzata.
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