Arrestati marito e moglie nel Catanese per avere organizzato pestaggi e preso a sprangate i vicini di casa. In pratica pretendevano che davanti casa loro non si posteggiassero. A finire in manette, a Santa Maria di Licodia, Gaetano Lo Faro, 55 anni, e la moglie Claudia Giuseppina Alfia Fazio, 51 anni. Vittime altri due coniugi che gestivano un negozio in via Mazzini.

La pretesa

L’indagine dei carabinieri della stazione di Santa Maria di Licodia che hanno scavato a fondo nella vicenda per provare a ricostruire il quadro della situazione. I contrasti tra vicini sono sorti in conseguenza alla pretesa dei due coniugi che nessuno parcheggiasse nel tratto di strada pubblica adiacente alla loro casa. Le vittime, Vincenzo Granata e la moglie Paola Marcella Furnari, non avrebbero sempre potuto assecondare i vicini. I due infatti gestivano un’attività commerciale nella bottega situata nei pressi di questa abitazione. E qualche volta si sono visti costretti a “disattendere” le aspettative degli indagati, posteggiando la loro auto proprio davanti a quella casa.

La spedizione punitiva

Tutto questo ha innescato le reazioni spropositate di Lo Faro e Fazio i quali dapprima hanno minacciato le due vittime. Poi, in un’escalation di violenza inaudita, sono arrivati persino a picchiare Granata, colpendolo con calci e pugni. La coppia per questo ha avuto inizialmente la misura cautelare del divieto di avvicinamento alle vittime. Ma non è bastato. Infatti i coniugi in un’occasione hanno raggiunto le vittime nella loro attività. Qui hanno danneggiato la vetrina con un bastone, e poi hanno urlato: “Bastardi, ritirate la denuncia altrimenti vi finisce male”. In questo contesto, hanno anche strappato la copia cartacea della misura cautelare, scagliando i pezzettini di carta sui gradini del negozio.

La reazione e le nuove violenze

Le vittime, però, nonostante i pestaggi subiti e le sprangate non si sono lasciate intimorire e non hanno desistito. Per questo si sono di nuove rivolte ai carabinieri e Lo Faro e Fazio hanno anche avuto gli arresti domiciliari. Ma purtroppo per loro neanche questa misura cautelare ha fatto desistere marito e moglie. I due infatti hanno continuato ad arrecare danni ai veicoli e alla vetrina del negozio dei vicini. Hanno fatto ricorso a spranghe, bastoni, lanci di pietre e di bottiglie di vetro. Tanto da costringere i coniugi Granata, più volte, a rifugiarsi all’interno della loro attività commerciale e a chiamare i carabinieri.

L’arresto

Proprio per queste continue incursioni violente la Procura ha chiesto l’arresto immediato degli indagati. Istanza accolta dal giudice delle indagini preliminari che ha disposto per marito e moglie violenti la custodia in carcere.

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