“Il sindaco di Catania Salvo Pogliese è con ogni evidenza impegnato a consolidare il proprio potere e il consenso elettorale. Non gli resta molto altro tempo per occuparsi delle emergenze della città, da quella dei rifiuti alla tutela del territorio, dal miglioramento dei servizi alla riqualificazione della periferia abbandonata a se stessa. Non si spiega in altro modo la defenestrazione dell’assessore Alessandro Porto”.
Lo dice Marco Forzese, coordinatore di Cantiere Popolare a Catania.

Gestione fallimentare

Conclude Forzese: “Ai catanesi non interessano gli equilibri politici della giunta se non nella misura in cui possono essere funzionali ad una ottimizzazione dei risultati e degli obiettivi da raggiungere. E’ per questo che la gestione politico-amministrativa del capoluogo etneo da parte di Pogliese è fallimentare e basta fare un giro della città per rendersene conto”.

Lo strappo con la Lega

Sale la tensione nella giunta Pogliese e diventa sempre più profondo lo strappo con la Lega. Per il sindaco di Catania è un normale avvicendamento politico ma per la Lega, che perde in giunta un uomo chiave, si tratta di mero manuale Cencelli che con tiene conto dei fatti. Violati i principi del dialogo e il Carroccio annuncia: “Non ci sono le condizioni politiche per poter proseguire in questa esperienza amministrativa”.

L’avvicendamento nella giunta Pogliese

Facciamo un passo indietro per raccontare quel che succede. E’ un comunicato secco quello del sindaco. “Avvicendamento nella giunta Pogliese, il primo a quasi tre anni e mezzo dall’insediamento dell’esecutivo comunale”, recita. Il sindaco Salvo Pogliese ha nominato Andrea Barresi assessore, al posto di Alessandro Porto.
Il Capo dell’Amministrazione nell’annunciare che nei prossimi giorni gli assegnerà le deleghe, ha ringraziato Alessandro Porto per l’impegno profuso.

Chi è il nuovo assessore

Andrea Barresi, 38 anni, avvocato civilista, al suo terzo mandato di consigliere comunale, il più votato alle ultime elezioni amministrative di Catania con oltre 1900 preferenze, ha annunciato che lascerà lo scranno nell’assemblea cittadina per assumere in esclusiva quello di assessore.
Al consiglio comunale gli subentrerà Sonia Agata Sofia, medico dell’azienda ospedaliera Cannizzaro, prima dei non eletti nella lista “In campo con Pogliese”.

La bordata della Lega

“La scelta politica del sindaco di Catania e coordinatore regionale di FdI in Sicilia Salvo Pogliese di escludere il nostro coordinatore politico provinciale Alessandro Porto dalla giunta comunale ha fatto prevalere la linea della distribuzione di posti e poltrone a quella degli atti concreti in favore della comunità” dice il segretario regionale Nino Minardo insieme al responsabile provinciale Anastasio Carrà.

Quel che la Lega ha fatto per Catania

“Un atto concreto fu il “Salva Catania”, lo stanziamento di centinaia di milioni di euro per Catania grazie alla Lega al Governo e a Matteo Salvini allora Ministro dell’Interno; quello di oggi è invece un atto unilaterale e inopportuno del sindaco Pogliese e da questo genere di politica basata sulla giostra di incarichi, sedie e poltrone a Catania la Lega prende le distanze”.

Minardo e Carrà annunciano l’addio della Lega alla maggioranza di Catania

“Non ci sono le condizioni politiche per poter proseguire in questa esperienza amministrativa, continuiamo a lavorare con serietà, lealtà e concretezza per i catanesi anche senza posti in giunta”.

Saluta anche l’assessore Fabio Cantarella

E dopo una domenica quasi intera arrivano le dimissioni anche dell’altro assessore leghista. “Sono un uomo di partito, il primo amministratore locale ad avere aderito alla Lega otto anni addietro, e dove c’è la Lega ci sono io, dove non c’è non ci posso essere io” dice Fabio Cantarella, assessore all’Ambiente e Sicurezza del Comune di Catania e unico siciliano nella segreteria nazionale di Matteo Salvini, annunciando le sue dimissioni dalla giunta Pogliese.

Venuta meno la fiducia

“La sostituzione non concordata con i vertici del partito del collega assessore Porto – continua Cantarella – fa venire meno il necessario legame di fiducia e collaborazione tra il Sindaco e la Lega. In questo contesto per me non ci sono più le condizioni per continuare a svolgere con serenità e lealtà il mio ruolo di assessore”.

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