Tre funzionari dell’Anas di Catania addetti alla manutenzione di strade della Sicilia Orientale sono stati arrestati in flagranza di reato dalla Guardia di finanza per corruzione. Gli arresti sono stati convalidati dal Gip.
Ad essere arrestati sono stati il direttore dei lavori dell’Anas, Riccardo Contino, e il dipendente dell’Anas, Giuseppe Panzica. I due sono finiti in carcere, mentre il Rup (responsabile unico del progetto) Giuseppe Romano è ai domiciliari. La convalida dei fermi eseguiti qualche giorno fa è arrivata ieri da parte del gip.
I provvedimenti restrittivi s’inseriscono in una più ampia indagine coordinata dalla Procura etnea e delegata al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria delle Fiamme Gialle di Catania, finalizzata a scoprire l’esistenza nell’ente di “rodati circuiti corruttivi che vedono coinvolti funzionari responsabili della manutenzione programmata di strade e raccordi della Sicilia Orientale e imprenditori compiacenti”.
Alla base degli arresti vi sarebbe una tangente di 10 mila euro intascata dai tre.
I tre sarebbero stati intercettati per mesi e seguiti dagli uomini della guardia di finanza. Le banconote era segnate. In questi giorni sono stati sentiti anche i vertici di Anas. L’inchiesta è solo all’inizio.
Il blitz dei militari è avvenuto grazie alle microspie che erano state installate nel centro direzionale Anas: alla base dell’accusa nei confronti dei tre dipendenti ci sarebbe un video. L’inchiesta è stata coordinata dai sostituti procuratori Fabio Regolo e Fabrizio Aliotta. Il gip che ha convalidato l’arresto è Giancarlo Cascino.
Inevitabilmente l’operazione fa tornare in mente gli attacchi, violenti, del presidente della Regione Nello Musumeci alla gestione della manutenzione delle strade siciliane da parte dell’Anas.
Attacchi che hanno riguardato l’interno settore e che nel tempo hanno portato proprio Musumeci a intervenire nerlla parte di competenza regionale ovvero negli uffici del Genio civile dove nel tempo sono state portate a termine vere e proprie rivoluzioni
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