La polizia ha sorpreso un uomo che si era introdotto in un edificio del dipartimento universitario di Scienze Geologiche in via Ramondetta, a Catania e lo ha denunciato per tentato furto aggravato in concorso con altre persone da identificare. Questo a seguito di una segnalazione pervenuta al numero unico di emergenza. Il fatto si è verificato il 3 marzo.

Una volante si è quindi recata immediatamente sul posto per accertare cosa stesse accadendo. Nel frattempo, un’ulteriore telefonata comunicava alla Sala operativa della questura la presenza di una persona che stava scavalcando un muro, dal cortile dello stabile, in direzione del Corso Italia.

Individuato un 41enne

Gli agenti hanno individuato e bloccato subito la persona segnalata, un 41enne incensurato, che in merito alla sua presenza in quel posto ha cominciato a fornire scuse poco plausibili, cambiando più volte versione. Dal sopralluogo che i poliziotti fanno fatto all’interno dello stabile è emersa una realtà completamente diversa. Infatti, con l’evidente intento di introdursi all’interno della struttura per fare razzia di quanto in esso contenuto, le porte erano state rotte, alcune scardinate, altre danneggiate. Le porte tagliafuoco erano state forzate, verosimilmente con un palanchino, rinvenuto sul posto e sequestrato.

Denunciato assieme ad altre persone non identificate

Al termine delle attività di rito, il 41enne è stato accompagnato presso gli uffici della questura e indagato in stato di libertà per tentato furto aggravato in concorso con altre persone da identificare.

Tenta furto in zona industriale, gli agenti lo arrestano

Alcuni giorni prima, gli agenti delle volanti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico sono stati inviato presso l’edificio dell’archivio del genio civile di Catania, nella zona industriale, dove gli operatori di un istituto di vigilanza avevano notato una persona armeggiare all’interno. Giunti sul posto, dopo aver scavalcato il muro di cinta della struttura, i poliziotti hanno notato un uomo che, alla vista degli operatori, si è dato alla fuga inoltrandosi nelle campagne limitrofe.

Poco dopo il giovane è stato raggiunto e bloccato, all’interno di un canale di scolo delle acque piovane, dai poliziotti di un’altra volante giunta nel frattempo in ausilio. Identificato, è risultato essere un pregiudicato 21enne catanese, con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.

Da un’immediata verifica dei luoghi, gli agenti della polizia di Stato hanno constatato che il giovane, dopo aver girovagato all’interno dello stabile, aveva accatastato tre batterie, quattro chiavi giratubi e due rubinetti in ottone comprensivi di valvole con l’obiettivo di sottrarle. Tutto il materiale è stato rinvenuto proprio all’esterno del cancello, nelle immediate adiacenze dello scooter usato dal 21enne.

Il ciclomotore è stato sottoposto a perquisizione e, al suo interno, nel baule del sottosella, sono stati rinvenuti e sequestrati diversi arnesi atti allo scasso, un coltello e un vasetto contenente una modica quantità di sostanza stupefacente, verosimilmente del tipo marijuana. Il ciclomotore, invece, è stato sottoposto a fermo amministrativo in quanto privo di copertura assicurativa e di revisione.

Il 21enne è stato tratto in arresto per il reato di tentato furto aggravato e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria, informata di quanto accaduto. È stato, inoltre, denunciato in stato di libertà per il reato di porto abusivo di oggetti atti ad offendere e segnalato amministrativamente per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale.