I carabinieri di Sant’Agata li Battiati hanno arrestato, per tentata truffa aggravata, un 30enne della provincia di Napoli, già pregiudicato per simili condotte. In questa occasione, la vittima designata per l’inganno, sventato dai militari dell’arma, è stata una signora di 79 anni di Sant’Agata li Battiati, alla quale un finto appartenente alle forze dell’ordine aveva raccontato al telefono che il figlio era stato arrestato per aver causato un incidente stradale.

La tentata truffa

Il truffatore ha poi consigliato alla donna una via d’uscita consistente nella possibilità di evitare l’arresto del figlio pagando immediatamente, a un intermediario, 10mila euro che sarebbero stati trattenuti a titolo di garanzia, e poi restituiti. L’anziana non ha però abboccato al raggiro e ha chiesto di essere richiamata dopo alcuni minuti, giusto il tempo che le è servito per avvertire la sua badante che, a sua volta, ha allertato i carabinieri. I militari, già presenti in zona, hanno raggiunto in pochi istanti l’abitazione dell’anziana. Da lì a qualche minuto, il telefono è squillato di nuovo e la 79enne ha riferito al malfattore di aver già preparato la busta con i contanti e che quindi poteva far passare l’addetto al ritiro. L’intermediario, si è così presentato in meno di 5 minuti, vestito in maniera elegante e con al volto una mascherina FFP2.

Arrestati due pusher

Due pusher di 19 e 22 anni, entrambi catanesi e già noti alle Forze dell’Ordine per pregresse vicende giudiziarie, sono stati colti sul fatto dai Carabinieri mentre effettuavano con nonchalance un giro di “consegne” per la città. Al riguardo i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante, sospettando un’attività di spaccio di droga “itinerante” da parte di alcuni giovani soggetti alla guida di una Lancia Delta, hanno quindi avviato una mirata attività info investigativa, col preciso scopo di coglierli sul fatto al momento dello smercio di droga.

Acquisite tutte le informazioni operative necessarie, nel primo pomeriggio i militari hanno così realizzato un articolato dispositivo di osservazione in modalità “discreta”, predisposto nell’occasione sul viale Mario Rapisardi, dove il mezzo sarebbe potuto transitare. In effetti, dopo qualche minuto dall’attivazione del dispositivo, il veicolo è stato intercettato proprio su quella strada dai militari operanti, che quindi hanno dato inizio al pedinamento a distanza della vettura, su cui erano bordo due giovani.
Gli equipaggi “alle calcagna” dell’auto da varie direzioni, sono così riuscite a monitorare tutte le manovre della Lancia, aspettando di trovare il momento ed il luogo più propizi per far scattare il blitz e bloccare il mezzo con gli occupanti, scongiurando una possibile fuga.

Il controllo

In particolare l’osservazione defilata dell’autovettura, attraverso cui è stato possibile documentare le fasi dello spaccio, ha mostrato l’elevato dinamismo della coppia, che ha fatto una prima tappa in via Gabriele D’annunzio dove, arrestata la marcia e aver scambiato un “qualcosa” con il conducente di un altro mezzo che gli si era affiancato, è velocemente ripartito in direzione opposta, fermandosi nuovamente in via Caserta per un’altra “sosta operativa”. Lì, il giovane passeggero, ovvero il 22enne, è sceso dall’auto con una busta della spesa in mano, mentre la Lancia, guidata dal 19enne, è ripartita lentamente affiancandolo. Purtroppo per loro la consegna di droga non è però andata a buon fine. Quest’ultima manovra infatti, è stata ritenuta favorevole per far partire l’intervento dei Carabinieri, che hanno fatto così scattare l’operazione, scendendo con velocità dalle auto di servizio, e bloccando subito entrambi i giovani, visibilmente sorpresi e spaesati.

La perquisizione

Immediate a quel punto le perquisizioni, il cui esito ha confermato le ipotesi investigative, poiché il passeggero 22enne è stato trovato con 3 dosi di marijuana negli indumenti intimi e ulteriori 260 grammi della stessa droga nella busta della spesa che reggeva in mano, mentre il complice 19enne, invece, aveva nella tasca dei pantaloni la somma di 50 euro, considerato provento dello spaccio.

Le ricerche

Le attività di ricerca sono poi state estese anche presso le abitazioni dei due pusher, consentendo di recuperare, a casa del più grande, un ulteriore consistente quantitativo di marijuana. Nel cassetto di una scrivania, i Carabinieri hanno infatti trovato altri 4 sacchetti con all’interno complessivamente 150 grammi di marijuana, nonché, nascoste in una asciugatrice per biancheria, 5 nuove buste termosaldate piene di marijuana, del peso complessivo di 1 kg di marijuana insieme a due bilancini di precisione perfettamente funzionanti, una macchina per il sottovuoto ed altro materiale per il confezionamento dello stupefacente.
In totale, è stato così rinvenuto quasi 1 kg e mezzo di marijuana. Per tale motivo, i Carabinieri hanno arrestato in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di droga i due giovani, che dopo la convalida del provvedimento da parte del GIP, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

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