Oltre un centinaio di migranti sono stati salvati al largo delle coste siciliane, per l’esattezza in acque internazionali al confine con la Libia. Soccorsi da Emergency, sono tutti in buone condizioni di salute.

La segnalazione

La nave Life Support di Emergency nella tarda serata di ieri ha ricevuto la segnalazione di un’imbarcazione in difficoltà in acque internazionali di fronte alla Libia. Il comandante della nave ha informato immediatamente tutte le autorità competenti e ha attivato il rescue team. “Abbiamo ricevuto una segnalazione da Alarm Phone – Emanuele Nannini, Capo missione Sar di Emergency -. Abbiamo quindi avvertito le autorità competenti della nostra intenzione di andare a verificare la potenziale situazione di pericolo. L’imbarcazione in distress, di gomma e lunga circa 12 metri, non riusciva più a navigare. Perché il motore aveva smesso di funzionare. Aveva seri problemi strutturali e stava imbarcando acqua. Una situazione di estremo pericolo per la navigazione e per i 105 naufraghi”.

“Dovere portare soccorso”

Inoltre le condizioni del mare stavano peggiorando. “Abbiamo subito pensato alle vittime del naufragio di Crotone – aggiunge Nannini -. Anche questa era una imbarcazione in situazione di pericolo, dove le persone stavano rischiando la loro vita per le pessime condizioni in cui si trovava.  Siamo qui per soccorrere chi affronta una delle rotte migratorie più pericolose al mondo. Donne, bambini e uomini continuano a essere uccisi dall’assenza di canali legali e sicuri per raggiungere l’Europa. È un dovere portare soccorso”.

Le operazioni conclude all’alba

I rhib sono stati calati intorno alle 4 e il trasferimento dei 105 naufraghi alla Life Support si è concluso intorno alle ore 7 del mattino. Tra i migranti salvati 59 uomini, 17 donne, di cui una al settimo mese di gravidanza, 4 bambini accompagnati e 25 minori non accompagnati. Le persone soccorse provengono da Nigeria, Gambia, Costa d’Avorio, Guinea Conakry, Sudan, Camerun, Mali, Mauritania, Sierra Leone, Chad, Eritrea e Burkina Faso. L’imbarcazione su cui viaggiavano era partita da Zwara, in Libia, alle 2 del pomeriggio dello scorso 6 marzo. Dopo aver concluso le operazioni di salvataggio e informato le autorità, la Life Support ha chiesto un Pos dove sbarcare i naufraghi.  È stato assegnato dall’Mrcc (Maritime Rescue Coordination Centre) il Pos di Brindisi, l’arrivo è previsto per la mattina di venerdì.

Condizioni di salute “buone”

“Quando lo sbarco di tutte le persone soccorse è terminato – spiega Roberto Maccaroni, responsabile sanitario Sar – abbiamo effettuato una prima valutazione sulle condizioni generali di salute dei naufraghi. Sembrano buone. Nelle prossime ore inizieremo visite più approfondite. Data priorità a una donna incinta all’incirca al settimo mese e non sono emersi segni di gravidanza a rischio”. La Life Support, che ha a bordo 27 persone tra marittimi, medici, mediatori, rescuers, è alla sua terza missione nel Mediterraneo centrale. Sino ad oggi ha salvato 142 persone nella prima missione e 156 nella seconda missione.
FOTO DI G.MICALIZZI

Articoli correlati