E’ stato rinominato “l’hotel dei disperati”, ma di hotel ha ben poco: mura fatiscenti, spazzatura ovunque e sterpaglie a coprire altro degrado.
La notizia del cadavere del cinquantaduenne romeno Pop Vasile, ritrovato a Catania alla foresteria di San Giuseppe La Rena non ha sorpreso chi conosce bene l’edificio, che sorge tra via San Giuseppe La Rena e l’Asse dei Servizi a pochi passi dal Faro Biscari, dove nel 2011 venne trovato il corpo di un altro clochard di 21 anni.
Una vera e propria emergenza sociale, già da tempo segnalata, che riguarda decine di persone.
A lanciare la denuncia è il presidente della commissione comunale al Patrimonio, Salvatore Tomarchio, che lo scorso marzo ha organizzato una una seduta itinerante all’interno dell’edificio.
“L’hotel dei disperati – spiega Tomarchio – è un immobile comunale senza controlli in cui si vive in condizioni di estrema povertà e in una situazione igienico sanitaria allarmante. Le richieste di intervento e gli appelli della commissione sono puntualmente caduti nel vuoto ed ora abbiamo per le mani uno scenario drammatico che va a braccetto con il campo rom dall’altra parte della strada”.
“In attesa che la polizia faccia piena luce – continua Tomarchio – su questo triste episodio è fondamentale adoperarsi affinchè questi mondi paralleli vengono eliminati e gli occupanti accolti in strutture dignitose”.
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