Un arsenale nascosto in due serbatoi per l’acqua custoditi a due metri sottoterra è stato sequestrato da militari del nucleo Pef della guardia di finanza di Catania in un terreno adiacente al lido Le Capannine, sul lungomare Plaia.

Sono stati trovati sei fucili (semiautomatici, a pompa, doppiette a canne mozze), 24 pistole di diversi modelli, una mitragliatrice, un Kalashnikov, 3.000 cartucce di vario calibro, comprese munizioni da guerra e alcune simili a quelle in uso a forze di polizia.

Sequestrato anche materiale d’armamento vario, come cinturoni, fondine, caricatori di munizioni e kit per la pulizia delle armi, che avevano tutte il numero di matricola abraso.

Si tratta di armi ben conservate e mantenute per le quali è facilmente ipotizzabile venisse effettuata una manutenzione per mantenerle pronte all’uso. Peraltro il luogo di conservazione non era di facile accesso.

L’ipotesi degli investigatori è che fosse a disposizione delle cosche o comunque di una potente organizzazione criminale tale da potersi permettere tutto ciò sia da un punto di vista economico che digestione del territorio peraltro in un’area molto frequentata soprattutto nei mesi estivi ma non soltanto

Sul ritrovamento la Procura distrettuale di Catania ha aperto un’inchiesta, al momento contro ignoti. Indagini sono in corso per identificare chi avesse l’uso del terreno in cui era nascosto l’arsenale, visto che i proprietari hanno dichiarato di non averne da anni la gestione di fatto, tanto da aver avviato dei contenziosi in sede civile.

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