Un’occasione sprecata, niente di più. Il Catania esce dal Granillo con l’amaro in bocca, per aver solo pareggiato una partita praticamente già vinta, contro una modesta Reggina. Nel calcio, però, quando sbagli tanti gol, normalmente vieni punito. Cosi è stato. Così è arrivato l’uno a uno finale che non permette al Catania di eliminare il meno dalla classifica.

LA PARTITA. Rigoli rinuncia a Calil, preferendogli Piscitella, con Fornito e Scoppa insieme a Biagianti a centrocampo.

Succede poco, anzi pochissimo tra Reggina e Catania. Sarà per il campo improponibile, più simile a un campo di patate che a un terreno di gioco, ma almeno nel primo tempo non si vedono azioni.

Alla faccia del gioco spumeggiante professato dai due tecnici e, in particolare, da chi porta lo il calcio spettacolo nel proprio dna, ovvero l’allenatore reggino che di cognome fa Zeman e nella vita è il figlio del popolare allenatore boemo.

Dopo 27 minuti di noia, però, la fantasia di Russotto illumina il pomeriggio del Granillo: il numero 10 inventa l’assist al bacio che Piscitella deve solo mettere in rete. Catania in vantaggio e con il merito, almeno, di averci provato di più degli amaranto.

La partita prende la piega che, verosimilmente, Rigoli sperava: la Reggina è costretta a scoprirsi, il Catania cerca il raddoppio in contropiede.

Nella ripresa il copione è lo stesso e Russotto, per poco, non inventa un gol da ‘circoletto rosso’: controllo e tiro dalla distanza, fermato solo dal palo. E la Reggina? Si presenta dalle parti di Pisseri solo con un colpo di testa che finisce fuori.

Il Catania spreca, spreca tante, troppe occasioni e viene punito. Sponda di Coralli e gol facile facile per Bangu che batte Pisseri e regala il pareggio ai calabresi. La reazione rossazzurra è affidata a una conclusione di Fornito, respinta dal portiere reggino.

Rigoli tenta anche la carta Calil e, nel finale, il Catania gioca con un notevole potenziale offensivo. I rossazzurri, però, non pungono. Finisce uno a uno ed il rammarico è il sentimento che aleggia in casa rossazzurra.

La classifica rimane deficitaria e in attesa delle decisioni sulla penalizzazioni, il Catania rimane in fondo.