Una favola all’interno di un’altra favola. A Catania l’impegno della onlus Lad crea una sorta di reazione a catena che arriva a coinvolgere le alte sfere della società e i grandi nomi dello spettacolo italiano. È stato compiuto “un miracolo”, come dice a BlogSicilia Emilio Randazzo, architetto catanese che ha curato al minimo dettaglio la nascita di Winderlad. Una grande struttura che accoglie i bambini che lottano contro i cancro del Reparto di Ematologia e Oncologia Pediatrica del Policlinico di Catania.

Quello appena realizzato è uno dei capitoli più belli di Lad che mette insieme psicologia, arte e architettura. Un progetto che abbraccia i piccoli pazienti oncologici che producono arte durante la malattia insieme a grandi artisti che, seppur a distanza.

È così che una fiaba, scritta e donata da Carmela Cipriani, diventa lo spunto per i piccoli, che creano una storia nuova, frutto della loro immaginazione. Pif, Maurisa Laurito e Dori Ghezzi hanno donato la loro voce per “animare” la storia. “Si sono messi in discussione e hanno doppiato i personaggi  – dice l’architetto Emilio Randazzo, ideatore di LAD Project – Una storia bellissima, che dimostra che anche non andando direttamente in ospedale si può contribuire ad un progetto che non è solo Catanese ma di tutta la società”.

È il risultato di CineLAD, il laboratorio creativo realizzato dalla Onlus del “Cure & Care in Oncologia Pediatrica” grazie al sostegno economico della Fondazione Alta Mane Italia e Fondazione con il Sud.

Il cartone animato “Signor Sveglia Signor Sonno” è una fiaba nella fiaba chiamata “Wonderlad”, realizzata dall’associazione Lad presieduta da Cinzia Favara.  Un luogo che a Catania accoglie i bambini che lottano contro la malattia e che consente loro di vivere la propria guerra contro il cancro in serenità. “Wonderlad è miracolo – dice ancora Randazzo – frutto del lavoro di tanti e della collaborazione. La cosa bella è che si tratta di un progetto della società, che coinvolge tutti e che tutti devono sentirlo proprio”.

Il cartone animato che è già online, è quindi un patchwork di colori ed emozioni dal grandissimo impatto sociale. Un esempio virtuoso, offerto da piccoli artisti, che regalano spunti per collezionare e rendere fruttuosi pezzi di esistenza, senza arrendersi mai.

Il prossimo step in programma è il completamento di auditorium e sei alloggi notturni per cui nei prossimi giorni sarà avviata una campagna di crowdfunding. L’iniziativa nei mesi scorsi ha anche ricevuto il premio Buone Notizie dal Corriere della Sera e l’Elefantino d’argento del Comune di Catania che ha concesso gli spazi. “La pandemia ha rallentato i lavori  – continua  Emilio Randazzo  – ma  i bambini non possono attendere perché c’è il Covid ma c’è anche il cancro e c’è la segregazione. Ci hanno dato una grandissima lezione i bambini in questi giorni. Con questo cartone animato i bambini e i loro genitori ci hanno dimostrato come si possa produrre arte in un momento di segregazione e malattia”.