Via libera dalla Corte dei Conti alla Ragusa-Catania.
“La notizia dell’avvenuta registrazione del decreto Cipe sulla Ragusa-Catania ci soddisfa, ben consapevoli infatti di come la Regione Siciliana stia giocando un ruolo essenziale per un’opera che i cittadini attendono da decenni. Il Governo Musumeci, di fronte alle incertezze dei mesi scorsi, ha reagito facendosi trovare pronto e mettendo sul tavolo oltre 600 milioni di euro. Fondi subito disponibili e che finanziano un’infrastruttura, oggi da realizzare interamente con mano pubblica, che è destinata a riaccendere economia e lavoro nell’intera Sicilia orientale. Come più volte ha chiesto il presidente Nello Musumeci, adesso occorrerà strappare la Ragusa-Catania dalla palude delle lungaggini burocratiche, commissariando l’opera e applicando il modello del Ponte di Genova” dice l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone.
“Non posso che esprimere enorme soddisfazione – afferma la deputata M5S all’Ars, Stefania Campo – per questo essenziale passo in avanti. L’ok della Corte dei Conti era il gradino da cui partire. Sarà un lavoro complicato e sarà un’opera di ineguagliabile importanza per noi tutti. Condivideremo le responsabilità e gli oneri anche con le amministrazioni locali e il governo regionale. Arrivati a questo punto le polemiche devono essere sepolte. Puntiamo a velocizzare i lavori”.
Neanche un mese fa erano stati gli amministratori locali a premere sull’acceleratore per la realizzazione dell’infrastruttura.
“Occorre considerare la realizzazione dell’autostrada Catania-Ragusa come un’opera strategica di interesse nazionale con un percorso burocratico semplificato come accaduto per il Ponte Morandi di Genova. Da oltre venti anni aspettiamo un’opera fondamentale per lo sviluppo della Sicilia e non è pensabile che anche per le infrastrutture vi siano due Italia; una che velocizza con norme straordinarie; l’altra che aspetti i tempi infiniti della burocrazia, come nel caso del viadotto Himera sull’autostrada Catania-Palermo” avevano detto il sindaco Salvo Pogliese in apertura della riunione dei sindaci dei comuni interessati, attraversati dall’opera Giuseppe Stefio(Carlentini), Sebastiano Gurrieri(Chiaramente Gulfi), Daniele Lentini e il vice Stefano Privitera(Francofonte), Giovanni Verga(Licodia Eubea) riuniti a Catania, presente anche il presidente del consiglio comunale etneo Giuseppe Castiglione.
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