Una villetta alla periferia di Catania utilizzata come base operativa per la custodia di armi e munizioni clandestine. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri che hanno arrestato 8 giovani. Sarebbero loro che avrebbero gestito e messo in piedi questo arsenale. L’operazione scaturisce nell’ambito del contrasto al fenomeno della detenzione e del traffico di armi clandestine e illegalmente detenute. L’irruzione in un immobile in località Vaccarizzo da parte dei militari del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania. A loro supporto i colleghi della compagnia di Fontanarossa.

I sospetti

Da qualche tempo era monitorata questa villetta all’interno del villaggio Campo di mare, di cui si sospettava che vi fossero custodite delle armi. Risultava abbastanza singolare la presenza di alcuni giovani nelle ore notturne all’interno di quell’abitazione. Da accertamenti risultava essere una dimora estiva e dunque avrebbe dovuto essere disabitata durante il periodo invernale, come lo era stata durante gli anni precedenti. Da questo particolare sono quindi scattate le indagini, che hanno portato all’operazione della scorsa sera. Operazione sfociata con l’arresto di 8 giovani, di cui 7 pregiudicati compresi tra i 21 e i 31 anni tutti di Catania. L’altro era un diciassettenne incensurato. Tutti ritenuti contigui al clan “Cursoti Milanesi”. Le accuse per loro sono di detenzione di armi clandestine da guerra e comuni da sparo, ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Immobile cinturato

La villetta è di proprietà del nonno di uno dei giovani arrestati. Dalle indagini effettuate, i carabinieri hanno appurato che all’interno di quell’abitazione fossero nascoste alcune armi e del munizionamento illecitamente detenuti. Una volta definiti tutti i dettagli del quadro investigativo i carabinieri hanno deciso di fare irruzione nella villetta. Il blitz è stato organizzato in ogni minimo dettaglio per prevenire qualsiasi pericolo sia per i vicini di casa, che per gli stessi occupanti dell’abitazione. A partecipare oltre quaranta militari suddivisi in due dispositivi d’intervento. Hanno cinturato l’intera zona per impedire che nessuno dei giovani potesse scappare, imboccando eventuali vie di fuga. A partecipare anche i carabinieri delle Api, l’aliquota di primo intervento, un reparto specializzato dell’Arma. Fu istituito a seguito degli attentati di Parigi del 2015 con l’obiettivo di intervenire in situazioni ad alto rischio e prevenire o contenere atti di terrorismo.

L’irruzione

Prima di tutto sono stati bloccati i giovani che erano all’interno del cortile. Gli altri 6 che erano nel soggiorno hanno cercato di scappare ma senza successo. Uno di loro ha gettato dal terrazzo una grossa busta che è stata immediatamente recuperata dai carabinieri stessi. All’interno rinvenuti 3 pistole di diverso calibro dio cui una con matricola abrasa. Vi erano anche 4 serbatoi carichi con 60 munizioni. Nell’ambito della perquisizione rinvenuti 30 cartucce di vario calibro in un pacchetto di sigarette nascosto in una credenza della cucina oltre che alcune dosi di marijuana all’interno di un cassetto. Tutti e 8 i giovani arrestati e rinchiusi in carcere.

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