Sequestrato l’ennesimo centro scommesse abusive a Palermo. Si trovava all’interno del quartiere della Zisa, ad essere state accertate diverse violazioni.  Denunciato il gestore e allo stesso tempo sanzionato con una maxi multa.

Il locale finito nel mirino

L’operazione  maturata nell’ambito di un controllo finalizzato alla prevenzione e alla repressione del gioco illegale. Ad averla portata avanti i funzionari dell’agenzia dei Monopoli e dall’antifrode di Palermo insieme ai militari della guardia di finanza. Il blitz all’interno di un locale, nel quartiere Zisa, adibito a centro di raccolta delle scommesse sportive. Era effettuate dagli scommettitori con l’uso di appositi personal computer connessi ad una piattaforma online estera.

Scommesse non autorizzate

Secondo quanto emerso queste scommesse non erano autorizzate dall’agenzia dei Monopoli. In questo modo era possibile scommettere anche su eventi sportivi diversi da quelli programmati nel palinsesto dell’agenzia fiscale. Inoltre i tagliandi di gioco rilasciati ai clienti non riportavano le formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica del gioco con vincita in denaro. Dunque  contravvenivano alle norme di legge previste a tutela dei soggetti affetti da ludopatia.

La maxi multa

Dopo aver posto sotto sequestro il locale e tutta la strumentazione, il gestore è stato denunciato. Allo stesso sono state applicate sanzioni amministrative per oltre 100 mila euro.

Operazione imponente a inizio anno

Ad inizio anno ci fu un’imponente operazione di controllo sulle scommesse sportive online non autorizzate in Sicilia. Anche questa organizzata dall’agenzia dogane e Monopoli. Ha portato alla scoperta di 13 punti scommesse clandestini e alla denuncia di 18 soggetti, In totale furono controllati 40 esercizi e di questi 13 erano collegati telematicamente con server di società residenti all’estero. Tutti quindi privi di qualsiasi concessione rilasciata da Adm e autorizzazioni della questura. I controlli hanno consentito l’applicazione di sanzioni per quasi 3 milioni di euro. L’attività svolta in sinergia con altri enti dello Stato permetterà, inoltre, agli uffici fiscali di recuperare l’evasione dell’imposta dovuta sugli apparecchi con vincita in denaro. Ma anche quella sulle scommesse non versate all’Erario, oltre all’applicazione delle sanzioni e degli interessi.

Articoli correlati