Li ha descritti come ‘spregevoli assassini’ che considerano i migranti ‘al di sotto delle merci’. Il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro ha illustrato alla stampa i risultati delle indagini di polizia e finanza che hanno portato al fermo, già convalidato in arresto, di due ‘trafficanti’ libici.
“Sono trafficanti a pieno titolo e non scafisti di cui uno risponde anche di concorso in omicidio – come ha sottolineato il procuratore – identificati grazie alle testimonianze dei migranti a cui si è aggiunta, per la prima volta, una documentazione fotografica fornita da una Ong, la Moas, che ci ha consentito di acquisire riscontri particolarmente significativi con la possibilità di individuare uno degli autori di un assassinio efferato di una persona che non aveva alcuna colpa particolare che è stata uccisa a freddo in maniera assolutamente gratuita oltre che feroce. Questo dimostra che abbiamo a che fare con un’organizzazione quella dei trafficanti non solo spietata, ma che considera i migranti meno di una merce. Perchè le merci si tutelano, le persone una volta che hanno pagato, sono a perdere…”.
Entrambi fermati per i reati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ad uno è stato contestato anche il concorso in omicidio. La Procura ha già chiesto l’incidente probatorio.
“Se ci fosse stata nostra unità aerea o navale avremmo avuto più elementi – ha aggiunto Zuccaro – per questo abbiamo sottolineato l’importanza di navi che possano acquisire prove ma anche arrestare per fare vessare impunità dei trafficanti”.
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