È stato siglato questa mattina un importante accordo tra il Dipartimento dei Beni culturali della Regione Siciliana e le organizzazioni sindacali, finalizzato a garantire l’apertura dei siti culturali anche nei giorni festivi. L’intesa rappresenta una risposta concreta alle recenti criticità legate alla carenza di personale, che in passato aveva determinato la chiusura di numerosi luoghi della cultura proprio nei giorni di maggiore affluenza.
Grazie all’accordo, i dipendenti regionali impiegati nelle attività di fruizione e vigilanza potranno prestare servizio in oltre un terzo dei giorni festivi dell’anno, superando le attuali limitazioni previste dal contratto collettivo di lavoro. Una modifica significativa che punta a rafforzare la continuità dell’offerta culturale, in particolare durante le festività, quando musei, parchi archeologici e siti monumentali registrano un picco di visitatori, sia locali che turisti.
Scarpinato: “Intesa di responsabilità e visione”
A commentare l’intesa è stato l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato: “Abbiamo raggiunto un’intesa importante che dimostra senso di responsabilità e collaborazione da parte di tutte le parti coinvolte. Grazie a questo accordo salvaguardiamo il diritto dei cittadini e dei turisti di fruire del nostro immenso patrimonio culturale, anche nei giorni festivi, evitando disagi e garantendo continuità nella valorizzazione dei nostri beni”.
L’accordo, frutto di un dialogo tra istituzioni e rappresentanze sindacali, è stato accolto positivamente anche dalle principali associazioni del settore, che da tempo segnalavano la necessità di rafforzare la presenza del personale nei giorni strategici per la fruizione culturale.
Un passo avanti per la valorizzazione del patrimonio regionale
La misura si inserisce in un più ampio piano della Regione Siciliana volto a migliorare l’accessibilità e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale, attraverso una gestione più flessibile delle risorse umane e un potenziamento dei servizi offerti al pubblico.
L’auspicio è che l’accordo possa rappresentare un modello replicabile anche in altri settori della pubblica amministrazione regionale, dove le esigenze organizzative si intrecciano con la necessità di garantire un servizio efficiente e continuo alla cittadinanza.
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