Domani, giovedì 10 agosto, alle ore 19, ‘Médèa Arcana Opera In Canto’ dello scrittore e regista Giacomo Bonagiuso, approda ad Andromeda, a Santo Stefano di Quisquina, magia assoluta, tempio di teatro e pietra che risuona e proscenio sul mondo. “Unico luogo di tempo e spazio confusi che modifica ogni drammaturgia e la fa sua – dice il Maestro Bonagiuso – . Genio del genio Lorenzo Reina. Si tratta della drammaturgia in lingua madre che ha debuttato nell’ambito del Festival della Luce a Mazara del Vallo per poi passare, all’alba del 30 luglio al Salìber Festival di Salemi. L’opera è una riproposizione moderna del mito euripideo di Medea, riscritta in siciliano arcaico, e messa in scena in allestimento musicale interamente cantato, così come avveniva originariamente nelle tragedie greche. In scena Roberta Scacciaferro, Riccardo Sciacca, Erika Cusumano, Gloria Stallone, Federica Nuccio, Matilde Sofia Fazio e lo stesso Giacomo Bonagiuso. Le musiche originali sono di Riccardo Sciacca. Medea che, straniera, cerca vendetta e giustizia, mischiando il sapore dell’una nel colore dell’altra, e (s)cambiando la carne dei figli per carne dell’empio Giasone, al punto di negarne anche il corpo per le esequie, descrive in modo magistrale ciò che il teatro greco ha consegnato alla contemporaneità. “Il contemporaneo ha necessità della “carne” del tragico greco, per derivare in essa nuove arterie e nuove ricerche – dice Bonagiuso – Dall’assunto che la tragedia mette in scena l’irrisolvibile, siamo stati tentati a tradurre questa insidia sullo sfondo della questione meridionale. Ad Andromeda saremo vicini a ciò che è assoluto. Onorati. Cosparsi di meraviglia e vinti dal sublime”. Una riscrittura e una ricerca teatrale condotta con amore da una compagnia giovane, e da un regista che ha fatto della provincia il luogo di elezione del proprio fare. Lo spettacolo si avvale del patrocinio della Regione Siciliana – Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo.
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