Nel 2025 la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità cade il 3 dicembre (mercoledì). La giornata internazionale delle Persone con Disabilità è stata introdotta nel 1981. Il suo scopo è connesso con il promuovere i diritti dei disabili e garantire le stesse possibilità per tutti. 
La Giornata è stata istituita ufficialmente nel 1992 dall’ONU per il giorno 3 dicembre. Un anno più tardi, nel 1993, anche la Commissione Europea ha scelto lo stesso giorno per la Giornata Europea delle Persone con Disabilità. 

In quel giorno si fa attenzione alle persone disabili, le loro famiglie, tutti i personaggi che si prendono cura dei disabili; ma non solo, si dà attenzione anche a tutti i cittadini, che possono approfondire le loro conoscenze, competenze e possibilità d’aiuto e i diritti delle persone. Tutto questo per uno scopo più grande – capire come possiamo rendere le vite quotidiane dei disabili più facili e farli sentire con noi a loro agio. 


Quasi il 29% dei disabili in Europa vive in povertà. In molti paesi, tra cui l’Italia, negli ultimi anni le loro condizioni di vita stanno peggiorando. Hanno molte più probabilità di vivere in povertà, che la gente senza disabilità, ma anche con la difficoltà di trovare un lavoro. E non tutti vogliono assumere una persona con qualsiasi forma di disabilità, nonostante le agevolazioni previste dalla viggente normativa. 
Nel 2006, è stata introdotta la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità. La Convenzione promette uguaglianza tra i disabili e le persone senza disabilità. Fa attenzione alla necessità di pareggiare le differenze e di garantire ai disabili la stessa partecipazione alla vita politica, sociale, educativa e culturale per tutti. Tutti gli aspetti della vita dovrebbero essere uguali per fa sì che le persone disabili possano vivere come tutte le restanti persone “diversamente normali”. 


Per garantire uguaglianza e indipendenza abbiamo ancora necessità di ulteriore sviluppo. I servizi sanitari e tutte le strutture, lo staff, hanno bisogno del supporto per essere in grado di aiutare tutti. Abbiamo aggiustato le infrastrutture, e non tutte, alle esigenze dei disabili, “la così detta rimozione delle barriere architettoniche”. In questo modo, ad esempio, sono in grado di entrare nei palazzi, camminare sulle strade, partecipare agli eventi pubblici e privati. Ma rimangono ancora molte cose da cambiare, soprattutto quando si tratta delle loro possibilità lavorative e della coscienza della gente che non sempre li vuole “includere” nella loro vita. La giornata del 03 dicembre deve ricordare che tutti siamo uguali e che dobbiamo dare l’importanza all’aiuto e alla inclusione a tutti gli individui nella vita quotidiana, ricordando i loro diritti, ma soprattutto essere d’aiuto e da guida nella comprensione ed accettazione del prossimo.



Da sempre Confintesa Lavoratori della Conoscenza si batte a favore delle famiglie e delle persone con disabilità (i discenti con bisogni speciali). Numerose sono state le note sindacali inviate a USR e Ministero al fine di garantire il miglior livello di inclusione e apprendimento possibile per gli alunni con bisogni speciali. Il nostro impegno è sempre stato volto al diritto dei discenti con bisogni speciali, non soltanto ad avere del personale docente altamente formato e specializzato per il compito chiamato a svolgere, ma di avere anche il diritto alla continuità didattica. Il Ruolo del Docente di Sostegno, spesso snobbato e sminuito è invece di primaria importanza nella gestione della classe in cui è inserito. Non abbiamo dimenticato poi tutto quello che sta attorno alla vita del discente con bisogni speciali in classe, dall’Assistente all’Autonomia ed alla Comunicazione (ASACOM), all’Assistente Igienico Sanitario, anche se queste ultime figure non dipendono dal M.I.M. ma dai Comuni che forniscono i servizi agli istituti scolastici. 


“Abbiamo molto da imparare da chi è “diversamente abile” e dalle loro fantastiche famiglie. L’ascolto e l’empatia la devono fare da padroni, la preparazione e gli studi fatti non sono il solo parametro di valutazione per un docente di sostegno e per tutti noi, dobbiamo amare questo lavoro e la diversità in genere, dobbiamo avere la passione di ciò che facciamo, docere, insegnare, è il dono più grande che un uomo ed una donna possano avere durante la propria vita. Lasciare un segno positivo anche su un solo alunno su mille non ha eguali, detto ciò non bisogna però trascurare le questioni di carattere sindacale e lavorativo inerenti i docenti ed i docenti di sostegno nello specifico, un docente soddisfatto dalla propria condizione lavorativa sarà un docente migliore per se stesso e per i discenti che si troverà a dover seguire”, così dichiarano Giovanni Corrao, Responsabile Nazionale Confintesa Lavoratori della Conoscenza, Bartolo Pavone e Roberta Carrubba, Responsabili Provinciali Confintesa L. C. Messina e Catania.

Luogo: Segreteria Nazionale Confintesa Lavoratori della Conoscenza, Via, Giovan Battista Vaccarini, 1, PALERMO, PALERMO, SICILIA

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