Il vescovo della Diocesi di Piazza Armerina, Rosario Gisana è stato sentito in Procura a Enna come persona informata sull’inchiesta aperte dopo la denuncia di un giovane uomo su abusi subiti da un prete quando era minorenne.
Il colloquio con il procuratore Massimo Palmeri per chiarire alcuni aspetti della vicenda sarebbe durato circa tre ore. Il vescovo Gisana aveva già manifestato la sua disponibilità a rendere spontanee dichiarazioni. Tra i temi toccati ci sarebbero i risultati dell’indagine del tribunale ecclesiastico di Palermo a carico del sacerdote accusato, che però non si sarebbe presentato in aula rendendo soltanto una testimonianza informale.
I risultati di quell’indagine furono mandati alla congregazione del Vaticano, ma, secondo l’esposto del denunciante, della decisione non fu informato l’uomo che aveva presentato l’esposto. Di fatto il prete, che nell’ottobre del 2019, durante l’ultima messa celebrata in parrocchia afferma di essere malato, lascia temporaneamente Enna alla volta dell’Italia del Nord.
L’uomo nel 2014, aveva raccontato ad un parroco di Enna degli abusi, che, secondo la sua ricostruzione, erano cominciati quando il sacerdote era ancora in seminario e si erano protratti per oltre 5 anni, dal 2008 al 2013, fino al raggiungimento della maggiore età della vittima, anche nella canonica della chiesa. Nel 2018, dopo un percorso avviato con uno psicoterapeuta, il giovane ha formalizzato una denuncia alla diocesi di Piazza Armerina.
Il vescovo aveva espresso “piena fiducia nella magistratura e offre collaborazione per l’accertamento della verità dei fatti”, nella eventualità che il caso fosse di sua competenza. Intanto il parroco accusato, che nel frattempo aveva fondato un’associazione che riunisce oltre 200 giovani, sarebbe stato spostato in una regione del nord Italia, ufficialmente per gravi motivi di salute.
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