Una foresteria presto sarà a disposizione delle famiglie dei disabili mentali ricoverati nelle strutture dell’Oasi di Troina. Un progetto che diventerà presto realtà brazie all’associazione Noi e l’Oasi che ha ottenuto i fondi per realizzarlo partecipando all’iniziativa “Let’s donation”, indetta dalla Banca Monte Paschi di Siena.
La foresteria, che si chiamerà “Casa Amica”, è un piccolo successo per i familiari dei pazienti dell’Oasi, tra loro ci sono anche molti bambini, che stanno vivendo giorni di grande preoccupazione in attesa di conoscere la sorte dell’Istituto Oasi. Il destino dell’unico centro per la cura e l’assistenza dei disabili mentali in Sicilia è legato al disegno di legge ‘omnibus’ in discussione all’Ars in questi giorni. L’articolo in Finanziaria che prevedeva lo stanziamento delle risorse per rinnovare la convenzione tra la Regione Siciliana e l’Oasi, scaduta da tre anni, è stato infatti stralciato perché non è stata trovata la copertura economica.
“Uno degli obiettivi – spiega Massimo Palmigiano, uno dei soci dell’associazione – è realizzare residenze e attività specificatamente dedicate a ospitare prevedeva la realizzazione di una residenza a supporto delle famiglie dei pazienti ricoverati presso le strutture dell’Oasi”.
Pensare al futuro dei disabili mentali ricoverati all’Oasi di Troina quando i loro cari non ci saranno più o non saranno più in grado di assisterli è la finalità per cui è nata l’associazione Noi e l’Oasi. In questa ottica sono tanti altri gli obiettivi che l’associazione Noi e l’Oasi intende ottenere: promuovere eventi, manifestazioni e attività utili al reperimento fondi per la gestione della struttura, sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni cittadine a partecipare all’impegno di solidarietà per l’Oasi e organizzare tramite i servizi pubblici e o privati gli spostamenti da e verso il centro.
Tutti questi sforzi potrebbero però risultare vani se le istituzioni regionali non troveranno le risorse necessarie per assicurare la sopravvivenza dell’Oasi di Troina. Un istituto di importanza vitale per migliaia di famiglie siciliane che si confrontano tutti i giorni con il problema della disabilità mentale.
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