La Guardia di finanza di Nicosia ha denunciato alla Procura di Enna, nell’ambito di un’operazione denominata “Nemesi”, dieci persone accusate di frode fiscale nel settore della commercializzazione di prodotti informatici, attuata attraverso fatture per operazioni inesistenti per circa 2 milioni di euro.

L’indagine ha preso le mosse dal monitoraggio dei flussi finanziari riconducibili a un romeno residente a Nicosia e titolare di un’attività di commercio all’ingrosso di computer e software con una società del Principato di Monaco.

Tra tra il 2013 e il 2015 le Fiamme gialle hanno tracciato ingenti versamenti di denaro del romeno alla società di Monaco, scoprendo che era semplicemente un prestanome, mentre la ditta di computer sarebbe stata di un imprenditore, denunciato, reale beneficiario dei profitti.

La ditta individuale, solo formalmente intestata al prestanome romeno nullatenente – fornitore di svariati operatori economici operanti dentro e fuori il territorio siciliano – ha immesso in consumo sul territorio nazionale ingenti quantitativi di merci con un’evasione Iva superiore ai 300 mila euro.