La Polizia di Stato di Enna ha notificato a un uomo la misura cautelare del divieto di dimora nel territorio del comune di Enna. La misura è stata disposta dal Gip del Tribunale su richiesta della Procura ennese. Il destinatario si sarebbe reso responsabile del grave delitto di atti persecutori, commesso a danno di vicini, residenti nel suo stesso condominio, alcuni dei quali sono stati costretti a trasferirsi altrove poiché esasperati dai continui soprusi.

Le indagini dopo le denunce

L’indagine è stata avviata dopo alcune denunce presentate dai vicini dell’uomo che hanno esposto le persecuzioni, le minacce che sarebbero state poste in essere dall’indagato che avrebbe agito al fine di sottomettere al suo “volere” e “capriccio” le persone offese, alle quali avrebbe provocato un continuo stato di stress e di malessere e reso impossibile di vivere una vita normale e serena.

Danneggiamenti, molestie e offese

Le indagini coordinate dalla Procura, avviate dal dicembre 2021, hanno consentito agli inquirenti di raccogliere significative fonti di prova. Le condotte persecutorie sarebbero consistite in più di 40 singoli fatti reato che vanno dal danneggiamento, al furto, alla molestia e alla minaccia, nonché in continue ingiurie rivolte direttamente ai componenti della famiglia che avrebbero subito le vessazioni. Le azioni, in alcuni casi, sarebbero state volte ad isolare le persone offese, che sarebbero state rese incontattabili e irrintracciabili persino dai servizi delle poste, creando non pochi disagi. A causa di ciò, una delle persone offese, ha dovuto subire un procedimento disciplinare del proprio datore di lavoro per non aver risposto al medico fiscale che doveva eseguire una visita di controllo. L’episodio ha comportato il mancato riconoscimento della malattia e una conseguenziale multa in denaro.

Sofferenze psicologiche

I reiterati danneggiamenti subiti dai denuncianti nell’arco degli anni, avrebbero creato non solo danni di natura economica, quantificati in diverse migliaia di euro, ma anche danni di natura psicologica, ed infatti le persone offese hanno dovuto fare ricorso a mirate cure per alleviare le proprie ansie che sarebbero state causate a loro con mirata lucidità seriale dall’indagato.

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